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Bari, spiagge pronte
si apre il tre giugno

 
Daniela D'Ambrosio

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Daniela D'Ambrosio

spiagge

Giovedì 25 Maggio 2017, 09:31

11:10

di DANIELA D'AMBROSIO

BARI - Pronti all’apertura dei cancelli degli stabilimenti balneari. Il 3 giugno tutti al mare. Le prenotazioni ovviamente sono iniziate già da un po’ anche se l’abitudine al «last minute» ha invaso anche le spiagge e quindi ancora non si può fare una stima rispetto all’incremento o alla diminuzione degli abbonamenti rispetto agli anni precedenti.
Quello che è certo è che sono rimasti invariati i prezzi, come ormai da tre anni a questa parte. Per un tesserino che consente l’accesso allo stabilimento per l’intera stagione servono fra i due e i trecento euro. «Un prezzo variabile - come spiega il presidente dell’Assobalneari di Bari e Bat, Aldo Mortellaro - determinato dai servizi che ciascun lido offre e comprende nel pacchetto». E allo stesso modo varia fra i 6 e i 10 euro il costo d’ingresso, che in realtà, spiega il presidente, non è riferito all’ingresso vero e proprio quanto all’uso dei servizi di ciascuna spiaggia. Sdraio, lettini e ombrellone vanno poi contrattati a parte, salvo indicazioni diverse dei gestori.

«La situazione economica nazionale è ben nota a tutti - spiega ancora Mortellaro - e la spiaggia, come la palestra o la piscina, rientra fra le spese non necessarie, le prime che le famiglie tagliano. I gestori degli stabilimenti hanno bloccato i prezzi negli ultimi anni ma questo non significa che la situazione non sia cambiata: gli abbonamenti vengono personalizzati il più possibile rispetto alle reali esigenze e possibilità delle famiglie». Anche se, racconta il presidente, l’estate al mare dei bambini viene di solito garantita dagli introiti dei nonni, che nei limiti del possibile cercano di riconfermare l’abbonamento ogni anno.
La tendenza è comunque quella a ottimizzare le spese spiaggia, limitando i servizi aggiuntivi: «Molte strutture - aggiunge il presidente - stanno lasciando ai clienti la possibilità di introdurre nel lido le proprie spiaggine e cala di molto anche la spesa destinata al bar. Sulle spiagge ricompare la borsa termica che abbatte i costi del pranzo».

Ma che non si dica che la richiesta dei gestori sia esosa: «Gli stabilimenti balneari, conclude il presidente - sono l’unica struttura turistico ricettiva che paga ancora l’Iva al 22 per cento. Basta fare una mano di conti: un abbonamento costa in media poco più di un euro al giorno in cambio di tanti servizi. Certo non tutti possono permetterselo. Sarebbe bello se anche i comuni rispettassero l’ordinanza balneare regionale e dotassero tutte le spiagge pubbliche dei servizi minimi, pulizia, bagni e salvataggio. In fondo solo il 9 per cento della costa pugliese è data in concessione, il resto è nelle condizioni che tutti conosciamo».

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