VALENTINO SGARAMELLA
TURIOrmai ai nastri di partenza la raccolta cerasicola. Come sempre, si attende l’esito dalle campagne per verificare se l’annata è stata buona sia qualitativamente che sul piano delle quantità prodotte.
Angelo Palmisano produttore e proprietario di circa 15 ettari con una produzione di circa mille quintali l’anno smentisce la voce secondo cui i prezzi siano schizzati anche sino a 16 euro al chilo. «Non sono molto elevati i prezzi. Le prime ciliegie le vendiamo a 6,50 euro al chilo. Al più, possiamo avere oscillazioni tra 6 ed 8 euro al chilo». Parliamo della «bigarreaux», la primizia, la varietà che per prima è disponibile sugli alberi, in attesa della vera sta, la «ferrovia», la varietà di pregio. Palmisano contesta anche la voce secondo cui ci sia una progressiva anticipazione della maturazione, in obbedienza ai mercati. «L’anno scorso semmai abbiamo anticipato perché sin dalla fine di aprile si cominciavano a raccogliere ciliegie ma quest’anno, ai primi di maggio, siamo nella norma».
Un dato: «dal 22 aprile al 28 aprile abbiamo avuto un improvviso e drastico crollo delle temperature, con gelate notturne e rigori invernali. Soprattutto nella zona di Sammichele, è stato devastante», dice Palmisano. Un’annata ottimale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo prevede clima e temperature stabili e costanti. Specie la «ferrovia» deve avere una temperatura costante tra i 12 ed i 13 gradi centigradi. «La “ferrovia” non vuole né troppo caldo né troppo freddo», la sua conclusione. L’assessore all’agricoltura Antonello Palmisano è un altro addetto ai lavori: «i dati sull’andamento dei prezzi sono ancora troppo frammentari. A Turi non ci sono prezzi esorbitanti anche se qualcuno ha notato prezzi intorno ai 16 euro al chilo ma in altri paesi del circondario».
In realtà, dal punto di vista climatico l’annata è ottima, tutto sommato. «Anche per quanto riguarda la fioritura tutto è andato come doveva. Il consumatore non deve preoccuparsi perché se di fitofarmaci si tratta, si utilizzano solo nella fase dormiente della pianta, quando sulla pianta non c’è assolutamente nulla se non la gemma dormiente». Il trattamento serve a non far svegliare precocemente la pianta. «Il frutto sembra debba essere sano. E’ presto tuttavia per fare previsioni economiche». Circa la presenza della “ferrovia” turese al G7 che si terrà a Bari dall’11 al 13 maggio prossimi per sfruttare una vetrina così importante e far degustare ai potenti della terra la prelibatezza locale: «non lo escludo, di solito questi momenti di degustazione li affidiamo alle associazioni che si occupano della sagra della ciliegia - precisa l’assessore - di solito, non mancano di stupirci».