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Congresso Pd, «vince» Renzi
Emiliano si candida a segreteria
e accusa: mollano Gentiloni

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

michele emiliano

Lunedì 13 Febbraio 2017, 18:02

20:35

La direzione del Partito democratico ha approvato l’ordine del giorno di maggioranza per avviare subito, con un assemblea che si svolgerà tra sabato e domenica, il congresso del partito. A favore hanno votato in 107 sì, 12 contrari e 5 astenuti. Insomma, è passata la linea di Renzi che ha voluto accontentare quelli che chiedevano subito il congresso. Il presidente Matteo Orfini ha deciso di mettere ai voti solo l’odg di maggioranza e considerare precluso quello presentato dalla minoranza che conteneva un un impegno a sostenere il governo fino alla fine naturale della legislatura. Motivo per cui Gotor ha ironizzato dicendo che è passato l'odg#paolostai sereno, evocando l'"Enrico stai sereno" che costò a Letta la poltrona di Palazzo Chigi. «Una conclusione deludente e preoccupante: con un escamotage procedurale il presidente Orfini non ha voluto votare la fiducia al governo. Considerare il governo come merce di scambio mi fa pensare che il Pd sia caduto in mani sbagliate», ha detto il governatore della Puglia Michele Emiliano lasciando la Direzione Pd e attaccando: «Non si convoca il presidente del Consiglio alla Direzione e poi lo si molla».

Un risultato, quello raggiunto dopo 4 ore di dibattito, che ha visto alternarsi esponenti della maggioranza e della minoranza del partito. Il Governatore pugliese ha comunque ufficializzato la sua decisione di candidarsi. «Quella di candidarmi alla segreteria è una cosa che sento di fare, necessaria». Lo ha detto Michele Emiliano nel suo intervento in direzione Pd e rivolgendosi spesso a Renzi. “Io ti ho sostenuto lealmente all’ultimo congresso, quindi mentre parlo io ti prego di non fare la stessa faccia che fai quando parla Bersani. Ho sostenuto Renzi per il cambiamento - ha aggiunto -, ma in questi 1000 giorni io molte volte non ho capito dove Renzi voleva andare”.

Emiliano ricorda di aver votato Renzi nel 2013 alla segreteria e rivendica: «Non sono mai stato iscritto a una corrente. La tua idea di rinnovare la classe dirigente e riconnettere il Pd con le questioni ambientali mi ha affascinato. Ho iniziato a pensare che qualcosa non andava quando tutte le persone che avevo contro in Puglia sulle questioni di merito, me le sono trovate con te e non avevo più te vicino. Molte volte non sono riuscito a capire dove volevi andare a parare. Il governo non voleva parlare con noi sulle trivelle», ricorda tra l’altro. «Se tu non avessi chiuso le porte, forse non avrei dovuto aspettare il governo Gentiloni per parlare dell’Ilva».

Emiliano rimprovera a Renzi diverse cose: «Avevamo detto che non avremmo mai cambiato la Costituzione a maggioranza e invece l'abbiamo fatto. Il referendum costituzionale è stato interpretato come una specie di ghigliottina generale da parte tua: se vinco, azzero tutti gli altri. Lo so che non era così ma l'effetto complessivo è stato inverso».

“Per questo a un certo punto il congresso è necessario, e non tanto per chi farà il segretario. Il mondo è cambiato e non sappiamo quale sarà la legge elettorale. Io escludo – dice Emiliano rivolgendosi ancora a Renzi – che nel tuo ragionamento si possa andare al congresso ad aprile, un congresso ad aprile senza conoscere la legge elettorale, è una di quelle cose che fa rischiare la scissione“

“Io e te possiamo condividere che chiunque vinca sostenga l’altro. In alcuni momenti sei sembrato lontano e hai dato l’immagine di un partito lontanissimo dalle persone. Tu, o il segretario che ti succederà, devi rappresentare queste persone”.

E ancora: «Se tante persone in questo momento mi stanno spingendo nella direzione di candidarmi alla segreteria non è perché io abbia un ruolo particolare ma perché evidentemente quello che è avvenuto fino a oggi ha scontentato tanti», prosegue. «Ora dico: in vista del congresso agevolate le iscrizioni, invitate a venire e non respingetele. Fatelo con l’aiuto dell’organismo di garanzia che potrà essere il segretario. Il Pd deve essere un luogo aperto, di libertà, giustizia e uguaglianza».

LA REPLICA DI RENZI - «Emiliano pone una questione: si può fare un congresso con la legge elettorale ancora in itinere? La legge elettorale non è un elemento ostativo al congresso per nessun articolo dello statuto né per il buonsenso della politica». Lo dice Matteo Renzi nel suo intervento in direzione Pd che, rivolgendosi al Governatore della Puglia,m ha aggiunto: «Non ti ho mai detto una parola contro, forse ti confondi con il 'ciaonè di Carbone ed invece mi ha fatto male quando hai detto che il governo era assassino su Taranto». Così Matteo Renzi si rivolge, in replica, a Michele Emiliano.

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