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«Quell'odore non è dei fiori»
Campo di marijuana al cimitero

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

«Quell'odore non è dei fiori»Campo di marijuana al cimitero

Arrestato un 45enne. Le segnalazioni dei cittadini sugli strani odori provocati da un essiccatoio. Sequestrato un quintali di alberi di sostanza stipefavcente

Venerdì 14 Ottobre 2016, 09:28

I Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia hanno arrestato un 45enne, incensurato, agricoltore di professione, ritenuto responsabile della violazione della normativa attinente agli stupefacenti. Nei giorni scorsi sono giunte molteplici segnalazioni sul 112 di pronto intervento, aventi natura del tutto singolare. In alcune aree del locale cimitero si poteva sentire un odore acre, da taluni definito possibile fragranza di piante di “marijuana”, difforme dalle consuete esalazioni dei fiori presenti nel camposanto.

Gli iniziali riscontri dei militari non hanno dato alcun esito ma l’insistenza e la precisione delle indicazioni della cittadinanza hanno portato i carabinieri a predisporre diversi servizi di appostamento ed osservazione in campo aperto e nelle aree rurali circostanti, scoprendo il mistero. L’insospettabile malfattore è stato infatti incastrato quando si è recato sul posto per controllare il “raccolto” all’interno di un capannone, costituito di lamiere in metallo e materiale plastico, ove erano stati occultati numerosissimi arbusti di “cannabis indica” ad essiccare. Con l’individuazione del luogo si è svelato di lì a poco anche il motivo delle esalazioni percepite nel vicino cimitero: gli effluvi fortissimi provenienti dalle piante stupefacenti in essiccazione si diffondevano nelle aree circostanti soltanto per brevi periodi, presumibilmente coincidenti con l’accesso del coltivatore all’interno della serra ove erano custodite le piante in essiccazione.

Effettuata un’accurata perquisizione sul posto e presso il domicilio del 45enne, i Carabinieri hanno sequestrato marijuana in forma di arbusti e altra già immessa in barattoli per un peso complessivo di un quintale e mezzo. L’agricoltore è stato quindi arrestato per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e rinchiuso nel carcere di Trani.

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