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Una casa su tre è vuota
una regione «fantasma»

 
Una casa su tre è vuota una regione «fantasma»

immobili abbandonati Il segnale di una Basilicata sempre più spopolata

Domenica 02 Ottobre 2016, 11:13

PIERO MIOLLA

In Basilicata quasi un’abitazione su tre è vuota. Lo rivela un’analisi di Solo Affitti, la rete immobiliare specializzata nella locazione, che disegna uno spaccato impietoso degli effetti dello spopolamento sul patrimonio immobiliare lucano. La nostra regione è al settimo posto in Italia con 94.809 case vuote (29,42 per cento), mentre, nel complesso, sono oltre 7 milioni e 38 mila le case non occupate nel Bel Paese (22,5 per cento del totale). Ancora una volta, poi, è il Sud a primeggiare in questa classifica negativa: nel Meridione, infatti, c’è una concentrazione maggiore di case vuote, ad iniziare dalla Calabria, al secondo posto nazionale con il 38,7 per cento e 481.741 case vuote, seguita dal Molise (36,9 e 73.524 case). A sorpresa, però, il primo posto in Italia è appannaggio della Valle d’Aosta (50 per cento, con 58.731 immobili senza ospiti). Per converso, il maggior tasso di occupazione delle abitazioni si registra in Lombardia (15,2 per cento per 731.665 case vuote), seguita da Campania (17 per cento con 417.576 case), e Lazio (17,6 per cento di case sono vuote, pari a 488.114 in totale). Per ciò che concerne il dato provinciale, dall’analisi di Solo Affitti emerge che è in quella di Potenza la concentrazione maggiore di case vuote: sono 66.112, pari al 30,73 per cento, mentre in quella di Matera l’emorragia si ferma 28.697 (26,8 per cento).

Fra le province con più case sfitte, equamente suddivise tra Nord e Sud, spiccano Olbia-Tempio, dove se ne contano oltre la metà (52,88 per cento, più del doppio della media nazionale, e 71.614 abitazioni), Aosta e Sondrio. Il risultato opposto, invece, lo si raggiunge in piazze come Firenze (terzultima in Italia con il 10,1 per cento), Monza-Brianza (9,5) e Milano (ultima con il 6,1 e 87.613 case vuote). L’analisi, per quanto riguarda la Basilicata, non fa che confermare che il declino segnato dallo spopolamento pare essere inarrestabile: sul punto va anche segnalata un’iniziativa parlamentare dell’onorevole lucano del Cor (Conservatori Riformisti), Cosimo Latronico, di cui diamo conto a parte. E’ il segno di un problema tangibile che attanaglia la nostra terra: un problema che, di questo passo, senza cioè misure adeguate da parte dello Stato e, sebbene in misura limitata, da parte della Regione Basilicata, difficilmente potrà essere risolto.

D’altra parte, se consideriamo che Ravenna è la prima in Italia per case vuote (27.118), appare complicato per la Basilicata dare corso a un’inversione di tendenza. Il dato diventa ancor più eclatante tenendo conto che al quarto posto in Italia c’è Modena (17.9 per cento), mentre Parma è all’ottavo. Parliamo di realtà di un’altra Italia, quella opulenta e produttiva: se anche in tali centri le case vuote aumentano, come si può pretendere che il trend sia diverso a Potenza e Matera? Infine, ma non certo per ordine d’importanza, il dato si completa tenendo conto che il livello massimo di occupazione degli immobili si raggiunge nei centri metropolitani come Milano (5,8 per cento con 37.073 case vuote) e Napoli (3,9). Anche questa è la conferma che per la Basilicata sarà difficile recuperare terreno: i flussi di emigrazione, infatti, conducono sempre più nelle grandi città.

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