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Comunali in Puglia, 16 sindaci
da scegliere ai «supplementari»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Elezioni comunali

Riflettori accesi su Brindisi, uno dei 20 capoluoghi italiani in cui si torna al voto. In Basilicata le sfide di Pisticci e Melfi

Sabato 18 Giugno 2016, 10:08

La Puglia si prepara alla sfida dei ballottaggi di domani, con il rush finale dei candidati sindaci dopo aver tentato la strada degli apparentamenti. Il verdetto più atteso, ovviamente, è quello di Brindisi, ma alle urne ci si recherà in cinque sui province pugliesi (nessuna sfida suppletiva nella Bat). Si vota dalle 7 alle 23: i risultati si conosceranno subito dopo.
BARI Città metropolitana di Bari in attesa di cinque spareggi elettorali. Solo in uno sfida, a Noicattaro, ci sarà il Movimento 5 stelle: Raimondo Innamorato tenterà il recupero - è in ritardo di circa 11 punti percentuali - su Francesco Santamaria sostenuto dal centrosinistra, giunto al 37%. Anna Zaccheo (Pd e liste di centrosinistra), invece, tenterà la rimonta a Palo del Colle: vanta un solo punto di differenza (26 a 25%) sul sindaco uscente Domenico Conte, appoggiato da un poker di liste civiche. Negli altri tre confronti, Adelfia è una questione tra Giuseppe Cosola (liste civiche) e Franco Ferrante (Pd), a Ruvo va in scena lo scontro classico centrodestra-centrosinistra, tra Ninni Chieco (Pd) e Antonello Paparella (Cor-Fi), e infine a Gioia del Colle, Giuseppe Gallo (liste civiche e centrodestra) è in competizione con Donato Lucilla (sostenuto da due civiche).

FOGGIA Si va al ballottaggio a San Giovanni Rotondo e Torremaggiore. Nella città di San Pio vanno al ballottaggio Nardino Maruzzi (centrosinistra) e Costanzo Cascavilla (centrodestra) ,che supera il 40%. Nel turno di ballottaggio sarà determinante il 12% dell'uscente Luigi Pompilio. Pd costretto ad inseguire anche a Torremaggiore dove Salvatore Leccisotti si è fermato al 26,6%, mentre Lino Monteleone del centrodestra è arrivato primo con il 31,8%.

TARANTO La disfatta del Pd è testimoniata dal fatto che non va in alcuno dei cinque comuni per i quali sarà necessario eleggere il sindaco al ballottaggio (Grottaglie, Massafra, Ginosa, San Giorgio Jonico, Laterza). La debacle più bruciante è quella di Grottaglie, per ventritrè anni consecutivi governata da Pds - Ds - Pd, col centrodestra che, invece, va al secondo turno anche a Ginosa, Massafra. L’M5S accede al secondo turno solo a Ginosa, col ballottaggio tra Vito De Palma (28,53 per cento) ed il candidato del Movimento 5 Stelle, Vito Parisi (26,1). A Grottaglie sarà ballottaggio tra il candidato sindaco Ciro D’Alò (civico) che ha raggiunto il 46% delle preferenze (8.507 voti) e Michele Santoro (26,96%). Sarà ballottaggio anche a Laterza fra il sindaco uscente, Gianfranco Lopane (35,64) e Francesco Perrone (15,04%). A Massafra sfida tra Fabrizio Quarto (civiche, 40,88% delle preferenze) ed il candidato di centrodestra Raffaele Gentile (29,8%). Michele Emiliano, non a caso, lancia un appello a tutto il Tarantino, sostenendo che «domenica finalmente Massafra potrà lasciarsi alle spalle anni di amministrazione di centrodestra» ed esaltando la scelta «di unificare il centrosinistra a Laterza, che consentirà di riunire le forze attorno a Lopane».

LECCE A Gallipoli sfida a sinistra nell’ex feudo di D’Alema, con Flavio Fasano, già sindaco dalemiano e assessore provinciale Pd, oggi a capo di una coalizione di civiche, in vantaggio (39,89% contro il 37,37%) su Stefano Minerva, giovane dirigente nazionale Pd vicino a Emiliano. A Nardò, il sindaco uscente Marcello Risi, capofila del centrosinistra, arriva al duello finale con dieci punti di vantaggio (40,29% a 30,09) su Pippi Mellone, alla testa di uno schieramento che va da Casapound a Sel e FI.

BRINDISI Nel capoluogo è duello è tra Ferdinando (Nando) Marino, candidato del centrosinistra sostenuto da sette liste, che al primo turno ottenne il 32,08% dei consensi, e quello di Angela Carluccio, avvocato civilista candidata della “Grande coalizione”, sostenuta da 5 liste, che al primo turno si attestò al 24,61%.
Di fronte dunque il presidente della New Basket Brindisi ed ex presidente della Legabasket e l’avvocato, divisi non solo da un mare di polemiche che ha caratterizzato questi quindici giorni compressi tra primo turno e ballottaggio, ma anche da un «colpo di scena» che ha portato la Carluccio a pungere il suo avversario sull’esistenza a suo carico di una condanna a quattro mesi di arresto, passata in giudicato, per reati ambientali (circostanza su cui Marino ha precisato che si tratta di un reato contravvenzionale tant'è che nel certificato del casellario giudiziario viene riportata la dicitura «nulla»). Il Pd, peraltro, ha più volte sottolineato come nella coalizione Carluccio ci siano molti degli ex fedelissimi di Consales: quasi tutti gli ex consiglieri ed assessori Pd, candidati ora con «Democratici per Brindisi» o con «Impegno sociale», lista in cui è stato candidato Pasquale Luperti, terzo nella classifica dei più suffragati, che dieci giorni prima del ballottaggio ha ricevuto un’informazione di garanzia per turbata libertà nella scelta del contraente nell’ambito di un’indagine che riguarda anche altre tre persone tra dirigenti, funzionari e tecnici esterni del Comune. E nelle scorse ore poi, il «colpo di scena» del notaio Michele Errico, già sindaco e presidente della Provincia, iscritto Pd che ha manifestato l’appoggio alla Carluccio nel nome della legalità e trasparenza. A chi gli ricordava la sua tessera n. 1 del Pd ha risposto: «Io sono e resto del Pd e sono convinto che sarà ridisegnato dopo le elezioni». 

A Fasano, invece, il prossimo sindaco della città della Selva verrà fuori dal ballottaggio tra Giacomo Rosato, candidato del polo civico, e Francesco Zaccaria, candidato del centrosinistra. Al primo turno Rosato è stato il più suffragato con il 32,63% dei voti (7.990), mentre Zaccaria ha chiuso con il 25,05% (6.133). Sulla carta il candidato di centrosinistra dovrà recuperare 1.857 voti, pari al 7,58%, questo il gap emerso nel primo turno, ma appare chiaro che le logiche numeriche quando si è al faccia a faccia senza altre distrazioni di preferenze potrebbero essere molto relative. Ancora poche ore, quindi, e si conoscerà il nuovo sindaco di Fasano, dopo la parentesi del Commissario straordinario Erminia Pasqua Cicoria che ha preso possesso del Palazzo di città all’indomani delle 13 firme congiunte che hanno mandato a casa anzitempo l’allora sindaco Lello Di Bari. 

BASILICATA Due «duelli» all’ultimo voto contraddistingono la giornato dei ballottaggi in Basilicata. Il secondo turno si svolge negli unici due comuni lucani con oltre 15 mila abitanti: a Melfi (in provincia di Potenza) e a Pisticci (centro jonico della provincia di Matera).
A Melfi lo scontro è fra due ex sindaci della città. Il primo cittadino uscente, Livio Valvano, candidato dalla coalizione di Centrosinistra, che deve vedersela con lo sfidante Ernesto Navazio, ex sindaco di Centrodestra che ha retto la città, prima di Valvano, per due mandati consecutivi. Al primo turno Valvano ha raccolto poco meno del 48%. Navazio poco meno del 33%.
Ma è stato a Pisticci che è emersa la vera novità di questa tornata elettorale. Nel centro basentano, infatti, la giovane sfidante pentastellata, Viviana Verri, ha superato il sindaco uscente Vito Di Trani: 31,4% per cento lei, 27,57% lui, candidato da «Forum democratico», «Insieme si può» e «Di Trani sindaco».
Nel corso della campagna elettorale, polemica alta e nervi tesi. Una battaglia fra «vecchio» e «nuovo» a Pisticci. Una polemica a Melfi (dove il Centrosinistra ha già la maggioranza in Consiglio) fra Navazio che accusa Valvano di «subalternità al sistema dei partiti» e Valvano che replica che le amministrazioni di Centrodestra hanno slargato Melfi e depauperato il centro storico.

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