E' stata presentata questa mattina nel quartiere fieristico di Bari l'iniziativa di Eataly “Porta del Sud” che punta a valorizzare le eccellenze enogastromiche del territorio, dando la possibilità ai piccoli produttori di entrare a far parte di un circuito internazionale dove proporre tipicità del territorio a patto che siamo di grandissima qualità. Il progetto sarà realizzato con il supporto e la collaborazione di Slow Food. “Noi siamo – ha detto il fondatore di Eataly Oscar Farinetti - i produttori dell'eccellenza italiana nel mondo. Con “Porta del Sud” abbiamo cercato di regalare alle piccole e medie imprese del territorio un nuovo modo di investire e di scommettere sui loro prodotti, eccellenza della biodiversità italiana che è il nostro petrolio, un patrimonio da non disperdere.
L'iniziativa è stata presentata oggi da Farinetti, dal presidente e dal fondatore di Slow food, Gaetano Pascale e Carlo Petrini (intervenuto con un videomessaggio), dal presidente di Eataly, Andrea Guerra, dal presidente della Fondazione Petruzzelli, Gianrico Carofiglio, dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, e dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Il Sud - ha detto Farinetti - è portatore di prodotti straordinari che fa fatica a vendere in Italia e nel mondo: le imprese sono molto piccole, c'è molta burocrazia, ma non possiamo rinunciare a questa qualità». Per questo i migliori di loro, che «verranno giudicati amichevolmente sia dai clienti sia dai nostri buyer, saranno inseriti in tutti gli Eataly d’Italia, mentre i bravissimi finiranno in tutti gli Eataly del mondo». "Tengo molto al Sud - ha proseguito Farinetti - perchè i cittadini del mondo vedono un’Italia unita, perciò non pensate a questa iniziativa con a una cosa che fanno quelli del Nord per il Sud: la fanno gli italiani per altri italiani». Quanto al punto vendita di Bari, l’unico al Sud, Farinetti ha detto che "segna più 27% rispetto all’anno scorso».
"Prima della fine dell’anno - ha spiegato ancora - apriremo altri due Eataly negli Usa: il secondo a New York e, a ottobre, uno a Boston. Poi apriremo a Copenaghen, a Mosca, e altri tre negli Emirati Arabi». «L'anno prossimo - ha concluso - ne apriremo un altro a Los Angeles e poi altri ancora». (r. cris.)