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Terrorismo, Dda a caccia
di passaggi sospetti a Bari

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

porto bari

Delega di indagine affidata dai pn Nitti e Rossi a Carabinieri e Digos

Martedì 29 Marzo 2016, 14:49

15:00

BARI - Una specifica delega di indagini per individuare eventuali passaggi sospetti da Bari di presunti terroristi è stata affidata dalla Procura Antimafia. Gli accertamenti, delegati a Digos e Carabinieri del Ros, hanno come punto di partenza gli elenchi delle le persone a vario titolo coinvolte negli attentati terroristici di Parigi e Bruxelles. Gli investigatori baresi, coordinati dai pm Roberto Rossi e Renato Nitti, vogliono verificare se, oltre ad Abdeslam Salah, intercettato al porto di Bari il primo agosto 2015 diretto in Grecia, altri presunti componenti di cellule jihadiste abbiano scelto il capoluogo pugliese per uscire o entrare in Europa. Per ora non risultano altri passaggi sospetti ma gli accertamenti sono in fase iniziale. L’indagine della Procura di Bari con l'ipotesi di terrorismo internazionale di matrice islamica ha portato nelle ultime settimane all’arresto di tre persone: il 38enne iracheno Ridha Shwan Jalal e due 31enni britannici di origini irachene, tutti in carcere per favoreggiamento della immigrazione clandestina e possesso di documenti falsi.

LA CENTRALE DEI FALSI - Sarebbe Bari (come anticipato dalla Gazzetta del Mezzogiorno) la centrale pugliese dei documenti falsi su cui sta indagando la Dda del capoluogo pugliese nell’ambito di un’inchiesta sul terrorismo internazionale di matrice islamica. Lo si apprende da fonti vicine agli ambienti giudiziari nell’ambito degli accertamenti su un presunto flusso di visti e passaporti falsi destinati a cittadini soprattutto iracheni che arrivano in Europa passando da Bari. L’ipotesi degli inquirenti è che Bari sia luogo di passaggio e soprattutto base per supporto logistico a foreign fighters e per questo stanno cercando di individuare il luogo di fabbricazione e smistamento dei documenti falsi. A confermarne la provenienza barese sarebbe stato proprio il 38enne iracheno Ridha Shwan Jalal, arrestato il 14 marzo perché trovato in possesso di un falso passaporto della Repubblica Ceca. 

In un interrogatorio investigativo al quale l’uomo è stato sottoposto nei giorni scorsi all’interno del carcere di Bari, avrebbe spiegato di aver ricevuto il documento falso da un cittadino albanese residente a Bari.  Circa due settimane fa, poi, l’appuntamento con i due britannici (poi arrestati) per consegnare loro altri cinque visti falsi la cui destinazione è tuttora in corso di accertamento da parte dell’Antimafia.

SISTO (FI): INSPIEGABILE VIAVAI DA ITALIA - «Le notizie sui 'passaggi in Italià di alcuni dei terroristi che hanno insanguinato Parigi e Bruxelles nell’ultimo anno sono allarmanti ma non inspiegabili. Con questo governo, il nostro Paese ha spalancato le porte ad un’accoglienza a volte scriteriata, esponendosi anche al rischio che ad approdare fossero, appunto, dei terroristi». Lo sottolinea in una nota il deputato e commissario di Forza Italia per Bari e provincia, Francesco Paolo Sisto.
«In questo via vai di attentatori, Bari - aggiunge - è purtroppo un punto nevralgico. Non a caso, il capoluogo pugliese, esposto anche agli arrivi dalla rotta dell’Adriatico, è stato luogo di transito del feroce Salah, una delle menti degli attentati del 13 novembre nella capitale francese. Nella imbarazzante 'tenzonè tutta interna al Pd, tra Emiliano e Renzi, senza dimenticare il Sindaco Decaro, speriamo allora - conclude - che qualcuno con responsabilità di governo trovi il tempo per mettere in campo un serio piano di sicurezza territoriale, per tutelare i cittadini e la loro sicurezza».

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