Lunedì 08 Settembre 2025 | 20:37

Coldiretti in piazza
«Giù le mani dall'olio»

 
Rita Schena

Reporter:

Rita Schena

protesta Coldiretti a favore del nostro olio

Il tentativo di Bruxelles di eliminare la data di scadenza dell’olio di oliva «mette a rischio la qualità a danno dei consumatori»

Mercoledì 23 Marzo 2016, 20:09

BARI - Il tentativo di Bruxelles di eliminare la data di scadenza dell’olio di oliva «mette a rischio la qualità a danno dei consumatori»; al contrario, bisognerebbe puntare sull'obbligo di etichettare l’annata di raccolta. E’ l’allarme, e nello stesso tempo la battaglia, lanciati dagli agricoltori della Coldiretti che oggi, in difesa di olio, pomodori, arance e grano made in Italy e guidati dal loro presidente Roberto Moncalvo, hanno invaso pacificamente in quattromila la periferia di Bari con centinaia di trattori. 'Le mani dell’Europa nel piatto' ha intitolato la manifestazione la Coldiretti, proprio per indicare il pericolo in agguato.
In particolare sull'olio d’oliva l’associazione agricola richiama i rischi di un disegno di legge europeo che prevede modifiche dell’articolo 7 della legge n.9 del 2013 nella parte in cui si parla di un termine minimo di conservazione non superiore ai 18 mesi per l’olio di oliva. Le etichette dell’olio extravergine, precisa una fonte governativa, dovranno sempre riportare obbligatoriamente la dicitura «da consumarsi preferibilmente entro» ma non è più previsto il lasso temporale da zero a 18 mesi per il termine minimo di conservazione. E a questo proposito il Governo sta per presentare un emendamento che rafforza anche le sanzioni in caso di mancata indicazione del termine di scadenza in etichetta. Comunque la modifica, precisa Coldiretti, potrebbe favorire «lo smaltimento di olio vecchio» e salvaguardare meno il consumatore, perché «numerosi studi hanno dimostrato che con il tempo l’olio di oliva modifica le proprie caratteristiche».

A dare una mano agli agricoltori in piazza è arrivato il ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina che ha sottolineato come «sulla battaglia dell’etichettatura ci giochiamo un fattore di competitività del nostro Paese. Dobbiamo sviluppare un quadro di alleanze», ha precisato il ministro, aggiungendo che «già dalla prossima settimana» presenterà ''alla Cabina di regia per la filiera grano-pasta al Ministero dello Sviluppo economico «alcune soluzione per un contratto di filera 100% italiana certificata». Alla kermesse c'erano anche i governatori della Puglia e della Basilicata, Michele Emiliano e Marcello Pittella, mentre sostegno 'bipartisan' alla battaglia della Coldiretti è arrivato da numerosi esponenti politici.

Martina ha voluto però andare oltre il nodo-etichettatura puntando anche sul Piano nazionale olivicolo che, ha affermato il ministro, «diventa realtà, con le Regioni che domani lo dovranno approvare, perché c'è la necessità di renderlo operativo». Un piano che, secondo il ministro, è anche «una risposta per i prossimi anni su tema quantitativo e qualitativo», aggiungendo con orgoglio «noi, lo dico chiaramente, non abbiamo paura dei controlli, nel nostro Paese se ne fanno senza pari rispetto agli altri». E sulla vicenda Xylella «serve organizzazione e metodo e sono certo che con un lavoro comune riusciremo a superare la drammatica situazione. Sulla Xylella - ha aggiunto - la si fa semplice. Se qualcuno ha la ricetta la presenti perché per me bisogna essere maledettamente seri rispetto alla fitopatia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)