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Estate, se si è allergici attenti a frutta di stagione

 

Domenica 19 Agosto 2007, 12:43

02 Febbraio 2016, 19:38

ROMA - Le allergie dell'estate arrivano con la frutta. Colpevoli pesche e albicocche capaci di scatenare reazioni soprattutto fra i piccoli, sempre più numerosi, che soffrono di altre allergie. «I bambini allergici al polline possono infatti avere più facilmente degli altri bambini una sindrome orale allergica mangiando una pesca o un'albicocca». Lo afferma Giovanni Cavagni, Direttore dell'Unità operativa di Allergologia Ospedale pediatrico del Bambino Gesù di Roma. Nessun allarmismo però. «L'allergia ai frutti estivi innanzitutto non è frequente perché è stagionale e statisticamente non ha reazioni gravi come quelle provocate dalle noci o dall'arachide. Le reazioni sono immediate, facili da riconoscere e dunque facili da evitare», prosegue Cavagni.
I sintomi dell'allergia ai frutti estivi sono prurito in bocca, gonfiore della lingua, edema intorno alla bocca e orticaria. Cosa fare in questi casi? Bisogna innanzitutto rivolgersi ad un allergologo per svolgere le prove cutanee quali il « Prick by prick» o il « test di scatenamento». Sarà il medico a decidere se il frutto è da evitare definitivamente. Per albicocche, pesche, ciliegie e mele, infatti, nessun rimedio farmacologico o trattamento.
«Non si procede neanche con la desensibilizzazione, l'unico rimedio è smettere di assumerli», dichiara Paolo Campi, Responsabile del Reparto di Immunologia e Allergologia Clinica dell'Ospedale «S.Giovanni di Dio» di Firenze. Più facile affrontare la questione per chi è allergico solo alle proteine presenti sulla buccia di questi frutti, basta toglierla.
Seppur non siano stati svolti studi epidemiologici e dunque non ci siano dati rilevanti da riportare, pare che le allergie alimentari siano destinate ad aumentare in perfetta sintonia con tutte le altre forme allergiche che colpiscono la popolazione mondiale. Il perché di questa marcia si spiega con la minore diffusione delle malattie infettive, dovuta ad un maggiore igiene e all'utilizzo eccessivo di antibiotici che determina un incremento delle forme allergiche.
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