L'Associazione italiana allergie alimentari (Food Allergy Italia, www.foodallergyitalia.org), che si batte da sempre per la gratuità del kit, esprime soddisfazione. «Gran merito nel conseguimento di tale traguardo va alla nostra associazione, in collaborazione con le società scientifiche di allergologia - spiega in una nota la presidente di Food Allergy Italia, Marcia Podestà - grazie alla campagna di sensibilizzazione svolta in questi anni sia a livello centrale che regionale». E «un ruolo determinante è stato svolto dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)».
Le allergie alimentari, in particolare verso latte, uova e arachidi, sono la prima manifestazione di ipersensibilità che compare in un bambino. Ma spesso rappresenta soltanto l'inizio della cosiddetta «marcia allergica», che finisce per sfociare in malattie come rinite e asma. Il problema è in forte crescita. «Negli Stati Uniti - sottolinea Antonella Muraro, responsabile del Centro di riferimento della Regione Veneto per le allergie e le intolleranze alimentari, presso il Dipartimento di Pediatria dell'Azienda ospedaliera di Padova - ogni anno 30 mila persone richiedono un trattamento di emergenza e 150 muoiono per reazioni allergiche agli alimenti. E secondo gli ultimi dati disponibili, la prevalenza delle allergie alimentari sembra raddoppiata negli ultimi cinque anni».
La gratuità del kit salvavita con adrenalina autoiniettabile è quindi un goal cruciale. Tuttavia, riprende Podestà, «ora è importante che i maggiori sforzi vengano indirizzati affinchè istituzioni scolastiche e sanitarie italiane, allergologi e genitori dei piccoli pazienti, lavorino insieme per un progetto educativo». Obiettivo finale: «Formare operatori scolastici e paramedici idonei a gestire le emergenze di shock anafilattico generate dalle allergie alimentari, nonchè il corretto utilizzo dell'adrenalina autoiniettabile ora disponibile gratuitamente», conclude.