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Disastro maltempo esplode la protesta e tornano le piogge

 
Disastro maltempo esplode la protesta e tornano le piogge

Domenica 06 Marzo 2011, 08:36

02 Febbraio 2016, 23:00

di ANGELO LORETO 

MARINA DI GINOSA (TARANTO) - Ricomincia a piovere su Marina di Ginosa devastata dal fango. Nel giorno in cui alle zone più colpite dalla piena del fiume Bradano del 2 marzo è stata riattaccata la corrente elettrica. Nel giorno in cui è intervenuto anche l'Esercito con una squadra di 23 uomini della Brigata Pinerolo. La pioggia fa tornare la paura, la pioggia fa rivivere le drammatiche ore della notte tra martedì e mercoledì. L'acqua è tornata a cadere ieri pomeriggio, rendendo più difficoltosi gli interventi dell'imponente macchina di soccorso che sta lentamente facendo tornare alla normalità la vita del centro costiero. L'emergenza e i disagi però restano. Da due giorni, grazie a un intervento temporaneo dell'Acquedotto Lucano, è stata assicurata l'acqua ai primi due piani delle abitazioni. Per quarantotto ore, infatti, seimila persone erano rimaste a secco. Acqua non potabile (per quest'ultima vengono utilizzate le autobotti dell'Acquedotto Pugliese) almeno fino a quando non verrà ripristinato il guasto alle condotte principali che si è verificato nel territorio di Bernalda. Da ieri l'Enel ha inoltre ristabilito la corrente elettrica anche alla contrada Marinella, la zona più colpita dalla violenza dell'acqua e del fango, dove la piena ha raggiunto i due metri. Con l'ordine tassativo alle persone di non accendere elettrodomestici se in casa o negli scantinati vi è ancora presenza d'acqua. 

esercito a GinosaFin qui le buone notizie. Perché tanto, tantissimo c'è ancora da fare per ridare a una cinquantina di famiglie una parvenza di normalità. Per il quarto giorno ieri si è scavato nel fango. In contrada Marinella, una lunga strada costeggiata da una cinquantina di villini, è un continuo via vai di autobotti, ruspe, camion, mezzi dei soccorsi. Si aspira l'acqua dagli scantinati per poi riversarla nel vicino canale Galaso. Si butta via tutto quello che era nelle taverne e nei garage quando è arrivata la piena. Ciò che una volta erano mobili, sedie, materassi, elettrodomestici e giocattoli ora sono tonnellate di rifiuti che vengono raccolte dalle ruspe. L'amministrazione comunale fornisce a molti scope e stivali. Ma tutto questo non basta per tranquillizzare la gente. Perché più passano i giorni e più la frustrazione si trasforma in rabbia. Dalle voci dei cittadini si alzano lagnanze alle centinaia di militari, forze dell'ordine e volontari. Si lamentano assenze di uomini in divisa, si racconta che gli unici a dare una mano ai cittadini sono i vicini di casa, i parenti, gli amici. Che gli unici a scavare via il fango dalle case sono gli stessi abitanti. 

Reazioni in parte giustificabili e dettate dallo sfinimento di dover fare da giorni la spola tra i luoghi del disastro per lavorare di giorno e gli alberghi di Marina di Ginosa per riposare la notte. A dar loro man forte sono arrivati ieri i 23 uomini della Brigata Pinerolo. I militari hanno portato ruspe e mezzi per proseguire nell'opera di rimozione del fango. In tutta questa drammaticità c'è la consolazione del fatto che non vi sono state conseguenze fisiche serie per le persone, se si escludono il morso di una vipera (sono stati molti gli avvistamenti di serpenti dopo la piena) e i timori, al momento però infondati, di eventuali problemi igienici causati dagli animali uccisi dall'inondazione. Fino a ieri, infatti, la Asl e la Protezione civile avevano recuperato un centinaio di carcasse. Ennesima conseguenza dell'invasione di acqua e fango.

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ORE 13:18 - ORDINANZA A GINOSA: GLI SFOLLATI ANCORA FUORI DALLE LORO CASE
Potranno fare rientro a casa ma solo per pulire e non ancora per trascorrervi la notte gli sfollati di Ginosa Marina costretti ad abbandonare le proprie case invase da acqua e fango in seguito all’alluvione di mercoledì scorso. Lo ha stabilito un’ordinanza sindacale che vieta ai 200 sfollati, attualmente ospitati in alberghi o altre sistemazioni, di sostare nelle residenze di notte fino a quando non saranno completate le operazioni di bonifica e la situazione non sarà tornata alla normalità. 

Attualmente il cielo è coperto e non piove, ma la pioggia della notte scorsa ha creato nuovi disagi ai soccorritori mentre permangono le condizioni di disagio per la cittadinanza in seguito anche all’interruzione in diverse zone delle condotte idriche. Particolarmente colpita la contrada Marinella, dove ieri si è recato per un sopralluogo anche l’assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati.

ORE 17:48 - RIMOSSE LE CARCASSE DI ANIMALI
Il Comune di Ginosa ha emesso 13 ordinanze di sgombero dalle abitazioni per un totale di 32 persone, in attesa che venga verificato lo stato di agibilità delle costruzioni dopo l’alluvione dei giorni scorsi. Una ditta incaricata dal Comune ha iniziato intanto l'opera di rimozione delle carcasse degli animali, che saranno subito smaltite. Lo rende noto con un comunicato il Comune di Ginosa. 

Il sindaco di Ginosa, Luigi Montanaro, ha firmato altre due ordinanze finalizzate a ripristinare la normalità negli abitati colpiti dall’alluvione. Con la prima ordinanza è stato disposto che tutti gli esercizi commerciali e pubblici di Marina di Ginosa e di Ginosa sono tenuti a fornire al personale del Comune, ai volontari, ai vigili del fuoco e alla Protezione civile il materiale necessario per gli interventi nelle zone alluvionate, previa presentazione di appositi buoni rilasciati dal Comune. Un’analoga ordinanza, con le stesse modalità, obbliga i titolari delle stazioni di rifornimento carburanti di Ginosa e della borgata a fornire gasolio o benzina necessari per proseguire i soccorsi.
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