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Delli Noci e l’orgoglio civico «Vogliamo pari dignità col Pd»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Puglia,Alessandro Delli Noci

La replica di Marco Lacarra: «Pronto a incontrare le liste della maggioranza»

Lunedì 04 Aprile 2022, 14:42

BARI - L’invettiva di Francesco Boccia, responsabile nazionale Enti locali Pd, sulle alleanze ibride nelle amministrative pugliesi ha scatenato la reazione delle liste civiche, che rivendicano la propria autonomia nel perimetro della «coalizione del pugliesi», lo schema che ha fatto vincere nelle ultime regionali Michele Emiliano.

Una lettura identitaria delle dissonanze che si registrano in queste settimane tra Pd e alleati civici è offerta da Alessandro Delli Noci, leader della lista «Con» nonché assessore all’innovazione della giunta regionale. «Noi siamo espressione di un’area moderata. E sentiamo la responsabilità di guidare un gruppo che vuole essere protagonista nella politica pugliese»: la premessa del politico salentino nasce con spirito costruttivo ma punta a far emergere l’errore di percorso che starebbe commettendo il Pd. «Se i dem si vogliono rafforzare, devono costruire una alleanza forte con le civiche, ma rispettandone l’autonomia, non facendo selezioni», chiarisce ancora entrando nel merito della questione politica con la «Gazzetta». Il fondamento della riflessione di Delli Noci è anche numerico: del 46,8% dei voti raccolti dalle liste a sostegno del governatore Emiliano, quasi il 30% arriva da soggettività civiche, e solo il 17,2% dal Pd. «Qui c’è un progetto vincente in tutte le elezioni. Ed è normale che il civismo ora si strutturi. Il passaggio successivo è aprire al dialogo, non operare selezioni capziose» argomenta ancora. E poi fa una sintesi: «Siamo alleati, non siamo una comitiva».

Delli Noci, che non ha una estrazione di sinistra (anzi), è consapevole della delicatezza delle relazioni nel centrosinistra, con le politiche alle porte (e il mondo civico potrebbe portare a Roma Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto di Emiliano): «Possiamo costruire un progetto a supporto della coalizione nazionale ma a condizione di assicurare a tutti pari dignità. La nostra formazione, “Con”, unisce persone provenienti da esperienze diverse e in questi mesi stiamo anche delineando un manifesto valoriale. Facciamo parte di una coalizione riformista, ma con le nostre specificità», ribatte, auspicando che al più presto ci sia un incontro chiarificatore con il segretario regionale del Marco Lacarra (e non con Francesco Boccia, che in questa dialettica viene riconosciuto come responsabile solo della fase congressuale dem) «per fare il punto politico e amministrativo». Ma questa unità d’intenti non si sta registrando nelle comunali. Su quest’ultimo spinoso tema, Delli Noci chiude con una battuta: «Si guarda a cosa fanno le civiche a Galatina, ma ci sono anche casi nei quali lo stesso Pd non va con il centrosinistra...».

Della necessità di «trovare un dialogo per ripristinare un clima sereno e confacente a rapporti politici rispettosi e pacati in ragione di un clima favorevole e foriero di buoni rapporti umani che sono sempre intercorsi» parla in una nota Totò Ruggeri, coordinatore regionale dei «Popolari con Emiliano», appellandosi al segretario dem Lacarra. «Certamente - rincara l’ex tesoriere dell’Udc - il logorio che si sta consumando, va a svantaggio del benessere dei territori, della politica tutta e soprattutto genera un clima di sfiducia». Ruggeri, però, non fa menzione del caso di Massimiliano Stellato, capogruppo dei Popolari alla Regione che a Taranto appoggia una coalizione con sovranisti e destre varie (compresa At6 di Giancarlo Cito). E questo percorso nel capoluogo ionico ha spinto il dem Boccia a chiedere l’esclusione dalla maggioranza in Via Gentile del consigliere tarantino.

Raccoglie l’invito a chiarire il quadro con le civiche il segretario regionale Pd Marco Lacarra: «Ritengo che il dialogo fra le forze di maggioranza all'interno del Consiglio regionale debba essere costante e fondato su lealtà e rispetto». Il deputato dem ricorda anche che proprio Boccia era presente all’incontro di Emiliano con le civiche a Bari nel dicembre scorso. E sulla necessità del Pd di conseguire un risultato di rilievo nelle prossime politiche, postula che possa avvenire se il partito di Letta sarà in grado di attirare i consensi proprio dell’arcipelago civico. Con cui ora, però, è in crescente disallineamento.

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