Bari - Wasabi. Tutta colpa del wasabi. Il pranzo galeotto (in un ristobar dal nome nipponico) tra il governatore Michele Emiliano, il vicepresidente della giunta Raffaele Piemontese, i dirigenti regionali Roberto Venneri e Domenico De Giosa, il segretario provinciale del Pd Lia Azzarone e il consigliere regionale Joseph Splendido - immortalato in una foto de “L’Attacco” - ha generato nella politica pugliese l’effetto di una assunzione massiccia del piccantissimo ravanello giapponese. Il presidente di centrosinistra, i leader del Pd dauno e un alto esponente della Lega, nella città dove il sindaco salviniano Franco Landella è stata appena arrestato sono ingredienti perfetti per un film, magari da intitolare proprio «Wasabi», e con protagonista Jean Reno. Di sicuro il menù di mare apprezzato dai convitati ha aggiunto curiosità e qualche imbarazzo nei Palazzi, costringendo tutti i protagonisti a «interpretazioni autentiche» dell’accaduto.
«La Lega a Foggia paga il pranzo a Emiliano? Siamo un partito galante e istituzionale». Davide Bellomo, capogruppo in Consiglio regionale del Carroccio, dona alla «Gazzetta» una battuta iniziale e una conferma (il conto è stato pagato da Splendido). Poi un ragionamento: «Il nostro consigliere era in Prefettura e si è fermato a pranzo con il governatore. Da lì a dire che la Lega è con Emiliano ce ne vuole. Basta seguire i lavori del consiglio per misurare la durezza della nostra opposizione». Nessun esperimento ibrido è in cantiere, magari come a Barletta o Castellana grotte? Landella aveva «amoreggiato» prima delle regionali proprio con Emiliano, non stringendo l’accordo solo in extremis: «Su Foggia - specifica Bellomo - la Lega riparte dal centrodestra, siamo all’opposizione contro le sinistre, senza se e senza ma». L’esponente leghista torna a puntualizzare sul pranzo con delizie dell’Adriatico: «Le ostriche con Emiliano? Si possono mangiare con chiunque, i media fanno il loro mestiere. Con esperienza si evitano certi incontri strumentalizzabili. Ma, sono certo, Splendido è più leghista di me. Forse si è trattato di un errore da neofita».
Dall’entourage foggiano di Joseph Splendido fanno sapere che il consigliere non rilascia dichiarazioni, e aggiungono che si tratta del classico «molto rumore per nulla»: «Basta leggere le interrogazioni presentate conto gli atti della giunta». E i dettagli del pranzo luculliano alla fine si ricompongono come un mosaico: Splendido non mangia ostriche o crudo di mare, Piemontese aveva chiamato inizialmente due ristoranti (tra cui Ciccolella) ma erano nella giornata di chiusura, i tavoli dei commensali erano due (da quattro) anche se in un momento finale le sedie occupate intorno a Emiliano erano cinque...
L’immagine del governatore accanto al consigliere salviniano non va giù all’assessore regionale grillino Rosa Barone: «Io non mangio ostriche di San Michele o di Cagnano Varano», taglia corto. E chiarisce il suo pensiero: «Sono certa della buona fede dei presenti, ma bisogna dare agli elettori messaggi univoci e netti. C’è confusione politica, morale ed etica. A un pranzo con la Lega non ci sarei andata». La chiosa: «È stato un incidente di percorso. Emiliano ha l’intelligenza politica per sapere che ci sono limiti. Chi vive la città ha altre sensazioni che non devono essere sottovalutate. C’è stata promiscuità a Foggia in passato… Bisogna girare pagina…», conclude la Barone. Galeazzo Bignami, deputato Fdi e commissario meloniano a Foggia non commenta la querelle. E il silenzio dice tutto.
«Nessuna trama o complotto. Il governatore ha accettato un invito del consigliere Splendido per un aperitivo. La nostra distanza dai leghisti sul piano politico è siderale. Chi ipotizza intese o altri schemi è fuori strada», sentenzia Raffaele Piemontese, uomo forte del Pd nella giunta regionale, fermo oppositore di ogni dialogo con l’ex sindaco Landella prima delle ultime regionali. «Le ostriche erano di Cagnano varano? Parliamo di cose serie... E poi erano troppo grandi per essere del Gargano». Piemontese dixit. Clic.