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Puglia, i dirigenti scolastici contro Emiliano

 
Redazione online

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Puglia, i dirigenti scolastici  contro Emiliano

Non piace all'Anp l'ordinanza che affida alle famiglie la scelta di far tornare in classe i propri figli

Domenica 25 Aprile 2021, 14:35

Bari - L'Associazione nazionale presidi contro il governatore Emiliano. Roberto Romito, presidente regionale Anp, annota la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto sulle riaperture e la pubblicazione dell'ordinanza del presidente della Regione Puglia sulla scelta facoltativa, da parte delle famiglie, di rimandare i propri figli in classe. «Le due norme sono fra loro contrastanti - sostiene Romito - Il decreto-legge governativo tende ad aumentare fino al 100% la frequenza scolastica in quest’ultimo scorcio di tempo prima del termine delle lezioni. L’ordinanza di Emiliano si muove in senso contrario, attraverso la ben nota scelta affidata alle famiglie di seguire le lezioni a distanza. Il prolungamento di questa misura addirittura “sino alla conclusione dell’anno scolastico” (il 31 agosto) sembra scommettere sulla permanenza, quando non nel peggioramento, degli attuali livelli di contagio, confermando la ormai consueta visione del presidente della Regione circa la “pericolosità” intrinseca delle attività scolastiche. Mentre per altri settori, di maggiore rilevanza economica (ristorazione, turismo, mobilità), sembra prevalere una visione nettamente più “aperturista”».
Come risolvere la questione? Le proposte di Anp: «Torniamo a chiedere, a nome di una categoria - quella dei dirigenti delle scuole - scolastici, che si possano riaprire presto e in sicurezza le scuole - senza ricorrere più alla distorsione della DAD “a scelta”». Come fare? Attraverso, spiega Romito, «screening periodici (tamponi rapidi o altro) da effettuare sistematicamente sugli alunni e sul personale, per tenere sotto controllo l’andamento del contagio nelle scuole; rapida attivazione dei team di operatori scolastici sanitari (i TOSS), la cui istituzione è stata deliberata dalla giunta regionale sin dallo scorso gennaio ma che ancora non si sono visti nelle scuole;  interventi improcrastinabili di edilizia scolastica e reperimento di spazi aggiuntivi per l’attività scolastica: è da maggio scorso, un anno ormai, che se ne parla, ma pochissimo si è visto; interventi di razionalizzazione dell’organico, con la soluzione del problema delle classi sovraffollate rispetto agli spazi disponibili»

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