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Redazione online
07 Aprile 2021
BARI - «L'ospedale in Fiera di Bari è al collasso», perché «la pressione sulle terapie intensive della struttura mette in ginocchio tutti gli operatori sanitari, impegnati a gestire un numero di pazienti altamente critici di gran lunga superiore rispetto a quelli preventivamente attivati come posti di rianimazione».
Lo denunciano i sindacati medici Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Fassid, Cisl Fp, Cgil Fp, Fvm, Fesmed e Uil Fpl, in un documento inviato, oltre che al governatore Michele Emiliano, e all’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, anche al ministro della Sanità, Roberto Speranza, alla Protezione civile, al prefetto di Bari, Antonella Bellomo e al sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro.
«I medici - si legge - sono costretti a trasferire i pazienti in altre strutture oppure, cosa altrettanto grave, ad utilizzare altri posti letto di rianimazione presenti nella struttura ma non attivati, in assenza di specifico personale specialistico medico dedicato a tali ulteriori posti letto».
Secondo i medici «la situazione si aggrava di ora in ora». Per queste ragioni chiedono alla Regione Puglia di «gestire l’ospedale in Fiera», non lasciandola solo sotto la direzione del Policlinico perché solo «la Regione ha gli strumenti per reclutare con estrema urgenza gli indispensabili specialisti in anestesia e rianimazione».
Nello stesso documento, i sindacati medici chiedono al ministro della Salute e alla Protezione civile nazionale di «farsi carico della sempre più grave situazione assistenziale pugliese, affiancando la Regione nel reclutamento di personale specializzato anche da altre Regioni e/o all’estero».
«POTENZIARE USCA E SICUREZZA» - «Chiediamo il rafforzamento del servizio delle Usca e la tutela della sicurezza dei medici e operatori che ci lavorano, la riduzione della burocrazia che ci impedisce di svolgere in pieno la funzione di medico e il rafforzamento della specialistica ambulatoriale della medicina territoriale».
La richiesta rivolta alla Regione Puglia e alle sei Asl pugliesi attraverso un documento inviato al governatore Michele Emiliano, all’assessore Pierluigi Lopalco e ai direttori generali, porta le firme dei sindacati medici Cgil Fp, Smi, Snami, Simet e Ugs. I sindacati chiedono anche sicurezza nei centri vaccinali.
«L'intersindacale medici - scrivono - prende atto dell’apertura da parte delle Asl della campagna di vaccinazione anti Covid con l’ingresso in campo di tutti i medici di medicina generale e il coinvolgimento, finalmente, dei tanti medici di famiglia che hanno dato la propria disponibilità a vaccinare negli Hub e nei centri vaccinali fuori dei propri ambulatori e al di là degli orari standard per l’assistenza dedicata ai propri pazienti. Unica reale preoccupazione: la partenza organizzativa e la sicurezza sui posti dove il medico e il paziente si incontreranno».
LOPALCO: DA OGNI ASL UN ANESTESISTA PER OSPEDALE IN FIERA - Ogni Asl pugliese, gli ospedali oncologici e il Policlinico di Foggia dovrà «prestare» almeno un medico anestesista-rianimatore al Policlinico di Bari da inserire nell’ospedale Covid in Fiera a Bari: è quanto è stato disposto dall’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco e dal direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, con una circolare. «In riferimento all’andamento epidemiologico registrato in provincia di Bari - scrivono - e al fine di integrare ulteriormente il gruppo lavoro a supporto dei posti letto Covid presso» l’ospedale in Fiera «si chiede di conferire almeno un anestesista rianimatore». Il «prestito» deve avvenire entro oggi e «per il tempo necessario al superamento delle esigenze».
Solamente l’Asl Bari ha messo a disposizione un proprio anestesista per rinforzare l’organico dell’ospedale Covid in Fiera a Bari. L’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, aveva invitato tutte le Asl pugliesi, gli ospedali Irccs e il Policlinico di Foggia a «prestare» entro questa mattina almeno un rianimatore, ma la richiesta è stata evasa solamente dall’Asl Bari. L’obiettivo, non raggiunto, era avere almeno 10 rianimatori per poter attivare altri posti letto e andare in soccorso del personale che lavora nella struttura in Fiera e che, in questo momento, sta gestendo 56 pazienti Covid in condizioni gravi, oltre ai 36 ricoverati nella rianimazione del Policlinico. «Nelle more di ricevere eventuali ed auspicati riscontri da parte di tutti gli altri direttori generali, benché già esitato il termine da Voi indicato del 07.04.2021 ore 10:00, si comunica che questa Azienda si vedrà costretta a garantire comunque il trattamento assistenziale presso il presidio delle Maxi Emergenze mediante l’utilizzo di proprio personale dipendente, con l’impegno a rivedere le assegnazioni dei dirigenti medici anestesisti già disposte all’esito di eventuali e successive manifestazioni di disponibilità da parte delle varie Aziende ed Enti Regionali, all’uopo invitati. Sarà nostra premura notiziarvi sugli sviluppi del caso», si legge in una comunicazione del Policlinico inviata all’assessore Lopalco.
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