In Basilicata - oggi passata dalla zona rossa a quella arancione - ieri sono stati analizzati 1.833 tamponi molecolari: 172 sono risultati positivi al coronavirus e di questi 166 appartengono a residenti in regione. Lo ha reso noto la task force regionale, specificando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati sei decessi, con il totale delle vittime lucane salito quindi a 380.
Ancora in aumento, da 174 a 179, il numero delle persone ricoverate negli ospedali lucani, delle quali 16 (una in meno di ieri in terapia intensiva) sette al San Carlo di Potenza e nove al Madonna delle Grazie di Matera. Con 128 guarigioni registrate ieri, il numero dei lucani attualmente positivi è di 3.930 (3.751 in isolamento domiciliare). In totale i guariti lucani sono 12.917.
Dall’inizio dell’epidemia in Basilicata sono stati analizzati 262.579 tamponi molecolari, 242.484 dei quali sono risultati negativi e sono state testate 159.562 persone.
«La scuola e la cultura sono le cose più importanti per la formazione dei giovani lucani. Il mio pensiero va a loro e alle loro mamme, ma stiamo lavorando tutti per tornare presto alla normalità": lo dice il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Oggi la Basilicata è passata da zona rossa a zona arancione, ma il governatore ha disposto la didattica a distanza per tutte le scuole (anche quelle dell’Infanzia) fino al 26 marzo prossimo. Resteranno aperti solo gli asili nido.
Nel primo giorno di 'zona arancionè - ha aggiunto Bardi - il mio pensiero è rivolto alle nostre imprese e ai nostri commercianti, che stanno avendo ripercussioni economiche notevoli. Il mio invito è di 'comprare lucanò per aiutare il nostro territorio. La mia preoccupazione è ovviamente di natura sanitaria, a causa dell’esplosione della 'variante inglesè anche nella nostra regione e per il blocco ai vaccini Astrazeneca. Per tali motivi, ho dovuto chiudere tutte le scuole».
«Da un anno - ha sottolineato il governatore - viviamo la pandemia, che ha travolto tutto il mondo. L’unica soluzione si chiama vaccino e sto lavorando per garantire quanto prima una dose a tutti. Il piano vaccinazioni è già pronto. A breve toccherà alle categorie più deboli e più fragili, dopo gli over 80. Il mio invito è di seguire le regole più semplici, come - ha concluso Bardi - il corretto uso della mascherina».