Sms mittente numero 1240, da ricontattare. «Da lunedì 15 febbraio le persone con più di 80 anni (nati nel 1941 compresi) possono segnalare la loro volontà di ricevere il vaccino al proprio medico di famiglia. Ogni medico indicherà eventuali priorità sulla base del quadro clinico dell’assistito e ne registrerà la adesione sull’apposita piattaforma regionale. La Asl di competenza provvederà a definire gli appuntamenti e a indicare, luogo, data e ora della vaccinazione tramite sms». Mittente del messaggio https://prenotazionivaccinocovid.gov.
L’altra emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 è tutta in questo messaggio fasullo. È l’altra pandemia, quella dei truffatori via web, dei pirati informatici, degli imbroglioni online sempre in agguato. L’allarme, l’ennesimo dall’inizio della emergenza sanitaria, viene lanciato dai detective digitali della Polizia postale. «Stanno pervenendo numerose segnalazioni riguardanti una campagna fraudolenta correlata alla somministrazione dei vaccini Covid19 rivolta, in particolare, a soggetti ultra ottantenni» spiegano gli investigatori che stanno facendo gli straordinari a partire dai detective del Compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni per la Puglia, che ha la sua sede strategica a Bari. «Nel dettaglio - aggiungono - diversi assistiti hanno ricevuto sms con i quali vengono invitati a contattare il numero 1240 per prenotare la vaccinazione o ricevere informazioni in merito. Si invita a diffidare di tali messaggi, segnalandoli al seguente link www.commissariatodips.it».
Con ogni probabilità lo stratagemma viene utilizzato in questi giorni mentre sono in corso le vaccinazioni delle persone più anziani per avere un abboccamento diretto con il destinatario del messaggio, nella speranza che rispondendo possa fornire una serie di informazioni e dati sensibili che l’autore dell’inganno potrà utilizzare per mettere in moto dei meccanismi speculativi. Non è un caso che la comunicazione avvenga via sms, la messaggistica più semplice, accessibile anche a chi non è un nativo digitale ed è avanti negli anni. La nuova emergenza sanitaria ed economica ha fatto scattare la zona rossa delle bufale e delle truffe on-line. Sono in corso nuovi tentativi di phishing (truffe informatica) attraverso email o pagine web che sembrano essere riconducibili all’Agenzia delle Entrate la quale invece risulta essere estranea a tali comunicazioni.
La falsa email invita a cliccare su un link per ricevere un presunto rimborso dell’importo di 136 euro e 99 centesimi. La falsa pagina web, invece, contiene la dicitura «Covid-Misure eccezionali per le imprese ed i lavoratori» e invita a compilare un modulo, al fine di carpire in maniera fraudolenta dati personali. L’utilizzo del logo dell’Agenzia serve a confondere l'utente sulla veridicità e sulla provenienza della richiesta. Le informazioni sulle prestazioni dell’Agenzia delle Entrate sono consultabili accedendo esclusivamente al portale www.agenziaentrate.gov.it. L’Agenzia fiscale della pubblica amministrazione statale, inoltre, fa sapere che per motivi di sicurezza non invia email contenenti link cliccabili.