BARI - L’incontro di lunedì prossimo alla Fiera del Levante promosso dal governatore Michele Emiliano sarà uno spartiacque per il futuro della legislatura regionale: l’apertura ad una collaborazione alla luce del sole tra dem e pentastellati, secondo il presidente rieletto a settembre, passa dalla condivisione di un programma comune, sulle linee guida che già a Roma saldano nel governo Conte centrosinistra e grillini.
Finora l’invito all’incontro in Fiera è stato accolto tiepidamente in pubblico dai parlamentari pentastellati e alla fine potrebbe sancire una plastica divisione tra 5S governisti e fazione identitaria che postula un posizionamento autonomo nei territori. Intanto il deputato dem Ubaldo Pagano, emilianista doc, risponde per le rime al collega Giuseppe Brescia (M5S) che alla Gazzetta ha annunciato di non partecipare al convegno di lunedì: «Il presidente di una commissione alla Camera, dovrebbe avere ben altra cultura istituzionale. Capisco le polemiche della Laricchia - argomenta l’esponente del Pd - ma da lui non mi aspetto questa posizione.
Il governatore - già sensibile ai temi del M5S - come primo atto politico ha convocato i parlamentari pugliesi della maggioranza giallo rossa per suggellare il rapporto con Conte: mi dispiace riceva una risposta sbrigativa e sbagliata da parte di Brescia».
La strategia di Emiliano è questa: «L’appuntamento può far avviare un dialogo vero, sui contenuti dell’azione di governo. Si è provato con l’alleanza elettorale che non è decollata, si è tentato cinque anni fa nominando assessori grillini, ora si rilancia a calibrando con un percorso progressivo, a tappe, per consolidare su una sinergia programmatica. Dove potrà arrivare questo percorso lo scopriremo solo vivendo», analizza ancora Pagano.
Il nodo è però il possibile sbarco in giunta dei grillini, e su questo fronte gli eletti 5S in Consiglio ondeggiano tra netta chiusura (Laricchia) e dialogo (Casili, Barone e Di Bari). Per Pagano «la giunta deve essere di altissimo profilo. Le prime due nomine, quelle di Pentassuglia e Lopalco, vanno in questa direzione: sono due tecnici-politici che conoscono i settori che guidano. Non possiamo permetterci avventure, ma abbiamo necessità di puntare su amministratori in grado di guidare la macchina con competenza. Il mondo vendoliano in giunta? E’ utile che nel governo Emiliano ci sia una personalità che parli al mondo progressista che non ha conquistato seggi in Consiglio».
In Fiera ci sarà la deputata grillina Francesca Galizia: «Sono disponibile al dialogo, ma ascolterò prima di tutto».
Sulla composizione del governo per i prossimi cinque anni, Emiliano prosegue la strategia dell’ascolto, in attesa della proclamazione degli eletti. Se Senso Civico-Nuovo Ulivo dovesse accedere alla ripartizione dei seggi, sarà inevitabile riconoscere alla lista un assessorato, in caso contrario si dovrà ricorrere alla commessa sintesi con le altre due liste fuori dall’assemblea (Italia in Comune e Puglia verde e solidale). Chi è stato seduto al tavolo delle trattative però riferisce come sia molto difficile che tra gli assessori vengano indicati candidati non eletti (di fatto uno stop al ventilato ingresso di Nico Bavaro, segretario di Si, arrivato secondo a Bari nella lista rosso-ecologista).