Lunedì 06 Ottobre 2025 | 23:24

Popolare Bari, i 69mila azionisti votano on line per il Cda. Processo in Fiera

 
Isabella Maselli (Ansa)

Reporter:

Isabella Maselli (Ansa)

Banca Popolare di Bari: i soci approvano il bilancio

Gianni De Gennaro sarà il probabile presidente. Il processo invece proseguirà in un padiglione della Campionaria

Lunedì 28 Settembre 2020, 17:57

17:58

Sedici giorni per decidere il futuro della Banca popolare di Bari. Le operazioni di voto telematico per scegliere il nuovo consiglio di amministrazione dell’istituto di credito barese si sono aperte oggi in vista dell’assemblea del 15 ottobre, quando cesserà dopo dieci mesi la gestione commissariale, decisa da Bankitalia il 13 dicembre 2019 a causa delle perdite accumulate dalla precedente gestione.

I circa 69 mila azionisti sono chiamati a scegliere, con scadenza il 13 ottobre, fra tre liste di nomi che contengono complessivamente 17 candidati. La lista del principale azionista, Mediocredito Centrale Spa, che detiene il 97%, propone i sette professionisti che con ogni probabilità comporranno il nuovo Cda.

Sono l’ex presidente di Leonardo Giovanni De Gennaro nel ruolo di presidente, Giampiero Bergami, attuale direttore generale e futuro amministratore delegato della Popolare di Bari, Elena De Gennaro, Cfo di Mcc, la docente universitaria Paola Girdinio e i tre avvocati pugliesi Cinzia Capano, Roberto Fusco e Bartolomeo Cozzoli. Candidature che hanno sollevato nelle ultime ore alcune polemiche perché ritenute in parte «politiche».

Le altre due liste, presentate dagli avvocati Giuseppe e Alessandra Carrieri e da Ada Meterangelis, contengono cinque nomi ciascuna e in una delle due la proposta di presidenza è affidata all’ex amministratore unico di Aeroporti di Puglia, l’ingegnere barese Domenico Di Paola.

Quando i sette componenti del cda saranno in carica, i commissari Antonio Blandini e Enrico Ajello, che hanno salvato l'istituto dal crac, messo in piedi un piano industriale fatto di tagli ma soprattutto di prospettive di rilancio, riconsegneranno la banca nelle loro mani perché proseguano il percorso verso la realizzazione della nuova «banca del Mezzogiorno».

E mentre la Popolare di Bari guarda al futuro, nelle aule di giustizia si processa il suo passato, con gli ex amministratori Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio rispettivamente ex presidente ed ex condirettore generale, imputati per i reati di falso in bilancio, falso in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza.

Contro di loro più di 2900 tra azionisti, associazioni e sindacati, rappresentati da quasi 300 avvocati, hanno chiesto di costituirsi parte civile per chiedere i danni, compresi i commissari. Per consentire di celebrare il processo nel rispetto delle norme di distanziamento anti-Covid, è stata individuata come sede un padiglione della Fiera del Levante di Bari, lo Spazio 7, capace di contenere fino a 550 persone.

«E' un processo della città e per alcuni versi è anche un processo alla città - ha commentato il sindaco Antonio Decaro al termine di una riunione in Prefettura con i vertici degli uffici giudiziari baresi - e quindi è un processo che tanti aspettano, ci sono tanti risparmiatori, tante persone coinvolte ed è giusto che ci sia una sede adeguata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)