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Giunta, Emiliano lavora per un «allargamento»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Giunta, Emiliano lavora per un «allargamento»

Possibili assessorati a una grillina dialogante e all'area Vendola

Domenica 27 Settembre 2020, 12:57

Se il successo alle regionali pugliesi ha avuto un valore nazionale, puntellando il governo Conte in un frangente delicato del suo percorso, anche la giunta Emiliano potrebbe risentire di variabili legate ad equilibri romani tra le forze che sostengono l’esecutivo. Questa prospettiva è una delle preminenti sul tavolo del governatore, che - per ora - ha stabilito due caselle: l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco (Con) alla Sanità e il dem Donato Pentassuglia all’Agricoltura. Ogni tassello dovrà poi essere ricalibrato con le logiche territoriali e con l’equilibrio di genere (ci saranno 5 assessori uomini e 5 donne).

La diplomazia è al lavoro, ai massimi livelli, tra Bari e Roma per preparare il terreno di una possibile intesa programmatica con la parte dialogante del M5S. Una parte del Movimento al governo ha fatto il tifo per Emiliano nella contesa con Fitto (e non ha mai sostenuto Antonella Laricchia): è evidente che l’area che si riconosce nelle posizioni del premier Conte spera in una evoluzione virtuosa dei rapporti territoriali tra gli alleati del governo giallo-rosso. Allo stato con Antonella Laricchia non c’è nessuna chance di riannodare i fili di una comunicazione (gli emilianisti non le perdonano la personalizzazione della contrapposizione politica). Diverso è il discorso con le consigliere Rosa Barone e Grazia Di Bari, elette a Foggia e nella Bat: entrambe non hanno mai usato toni di fuoco contro il governatore. Una apertura, netta, è poi arrivata proprio dalla Barone e dall’eurodeputato grillino Mario Furore: «Sui temi e su una programmazione tesa a risolvere i problemi della Puglia, noi abbiamo anche ribadito che siamo pronti a collaborare con il presidente Emiliano. Questo non vuol dire per forza parlare di poltrone, non ci interessa, significa esserci solo per risolvere i problemi delle persone, portare avanti i nostri temi, che è quello che vogliono i pugliesi». Tela da tessere, quindi, sembra essercene. I prossimi giorni saranno decisivi per gli sviluppi: con un ingresso del M5S nella giunta Emiliano si realizzerebbe ex post l’auspicio del governatore e dello stesso premier Conte di allineare i governi dei territori alla proposta giallo-rossa.

Quella di un assessore donna, espressione dell’area di Sinistra italiana, è una delle strade che sta battendo Emiliano. Si cerca di trovare la quadra su una soluzione di alto profilo e ogni indizio sembra portare al ritorno in giunta dell’accademica Angela Barbanente, già nel governo Vendola. Il suo nome è molto apprezzato dal governatore Emiliano, ma l’intesa non è stata ancora suggellata.

Sono da considerare quasi delle certezza le conferme in giunta dell’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese (Pd), e di uno tra Gianni Stea e Sebastiano Leo (I popolari). Il movimento civico di Massimo Cassano e Totò Ruggeri potrà avere solo un uomo, la seconda indicazione dovrà essere femminile ed esterna. Molto probabile l’ingresso di Alessandro Delli Noci, vicesindaco di Lecce, eletto con un plebiscito nella lista Con, mentre l’ultima posizione maschile potrebbe essere occupata da Domenico De Santis (Pd), papabile per la delega ai Trasporti. Restano alte le probabilità che siano in giunta Debora Ciliento, eletta nel Pd della Bat (vicina al ministro Francesco Boccia) e Anita Maurodinoia, “lady Preferenze” sia alle Comunali di Bari che alle regionali. Per l’assessorato alla Cultura ci sarà un supplemento di riflessione: c’è l’opzione della conferma di Loredana Capone e l’alternativa di una indicazione esterna.

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