Intitolare una strada, una piazza o un parco giochi. Per non dimenticare i loro sorrisi, le loro espressioni, le loro identità. La proposta, indirizzata ai Comuni dove vivevano i minori inghiottiti nel nulla è stata avanzata da «Penelope» Puglia in occasione dello scorso 25 maggio, «Giornata internazionale dei bambini scomparsi».
Dal 1974 al 31 dicembre 2019 sono 44.389: 2551 italiani, 41.848 stranieri. Svaniti nel nulla. Per sempre, il più delle volte. Sono un vero e proprio esercito. Il numero dei minori scomparsi nel nostro Paese è preoccupante e drammatico. In Italia scompare un minore ogni dieci giorni. Di questi, la maggior parte sono stranieri non accompagnati. Dati inquietanti e purtroppo in ascesa legati, anche al fenomeno migratorio. Poi, ci sono le famiglie per le quali la scomparsa è un dramma senza fine, poiché non è mai percepita come un lutto ma come una realtà sospesa.
Nei giorni scorsi grazie alla «Gazzetta del mezzogiorno» e ad «Amica 9 Tv» , «Penelope» l'Associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse ha voluto organizzare una webinar alla quale hanno partecipato Annalisa Loconsole, presidente «Penelope» Puglia, il vice prefetto Paola Gentile in qualità di delegato del Commissario di Governo per le persone scomparse, il presidente nazionale «Penelope» Italia Nicodemo Gentile, il prefetto della Città metropolitana di Bari Antonella Bellomo e Antonio Maria La Scala, delegato nazionale di «Penelope» Puglia.
A conclusione del dibattito in videoconferenza, Annalisa Loconsole ha chiesto al Commissario per le persone scomparse di realizzare la cooperazione inter-istituzionale al fine di intensificare le ricerche dei minori stranieri scomparsi nel nostro Paese, sollecitando un impegno istituzionale e sociale urgente.
«Importante è – ha spiegato Annalisa Loconsole, lei stessa figlia di una persona scomparsa e non ancora trovata (il papà Antonio, il vigile del fuoco malato di Alzheimer, uscì dalla sua abitazione di Bari il 4 agosto del 2006 senza più farvi ritorno) – per monitorare i minori è l'identificazione certa e scientifica degli stessi per evitare ridondanze nelle banche dati e assicurare la certezza del loro rintraccio qualora dovessero valicare i confini, senza essere fermati o vivere da invisibili ai margini delle periferie, spesso preda delle maglie della criminalità. Si tratta di dare attuazione alla “Legge Zampa” ma con la certezza ed inequivocabile identità».
Certo, grazie anche a «Penelope», tante battaglie sono state portate avanti e diverse leggi sono state emanate, in questi anni, in tema di persone scomparse Tuttavia i bambini continuano a scomparire e la curva, purtroppo, è in aumento.
Da qui nasce anche l’appello, condiviso dalle Istituzioni, rivolto ai sindaci affinché nei loro Comuni, a futura memoria della Comunità, rimasta ferita ed orfana, venga intitolata una strada, una piazza o un parco giochi al minore svanito nel nulla. «La proposta di Penelope Puglia – spiega la referente regionale Annalisa Loconsole – è già stata recepita da alcuni primi cittadini. Alcuni minori scomparsi sono diventati autentici “cold case” (casi irrisolti), e diversi sono quelli presenti in Puglia e Basilicata. Nessuno può e deve dimenticare ed il silenzio è complice».
MINORI SCOMPARSI: I «COLD CASE» ITALIANI -
- 9 maggio 1968 - spariscono da Aspra, borgo marinaro di Bagheria (Palermo), Giuseppe La Licata e Domenico D’Alcamo di 10 anni e Vincenzo Astorino di 11. Erano stati visti assieme nel pomeriggio.
- 7 aprile 1975 - Sandra Sandri di anni 11 scompare a Bologna.
- 12 maggio 1975 - Ottavia De Luise anni 12 scompare da Montemurro (Potenza).
- 21 agosto 1975 - Aveva 17 anni Rossella Corazzin quando il 21 agosto del 1975 è svanita nel nulla a Tai di Cadore. La ragazza, studentessa del liceo classico, viveva a San Vito al Tagliamento (Pordenone) ed era in vacanza con i genitori ospite di una zia. Tutti i pomeriggi, dopo un breve riposino, aveva l’abitudine di fare una passeggiata con il padre e poi sedere su di una panchina a leggere. Quella mattina, stranamente, Rossella era uscita da sola.
- 18 giugno 1977 - Sparisce Mauro Romano, 7 anni. Il bambino sta giocando davanti alla casa dei nonni a Racale (Lecce).
- 5 agosto 1978 - sparisce da Adelfia (Bari) Vincenzo Monteleone di 10 anni. Esce di casa a mezzogiorno per andare a trovare la nonna, dalla quale non è mai arrivato.
- 23 aprile 1979 - scompare da Villa Potenza (Macerata) Sergio Isidori, 5 anni e mezzo. Si moltiplicarono maghe, cartomanti, e soprattutto tanti sciacalli. Tentativi di estorsione, processi, condanne, ma Sergio - che oggi sarebbe un uomo - non è stato mai trovato.
- 28 marzo 1981 - Nicola Ciavarella, 17 anni, suo fratello Giuseppe di 16 e la sorellina Caterina di 5, spariscono con i loro genitori da Sannicandro Garganico (Foggia). I loro corpi non sono stati mai ritrovati. Sono due le guerre nate nella zona tra famiglie di allevatori tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta: una tra le famiglie Libergolis da una parte e Primosa-Alfieri, l’altra tra le famiglie dei Ciavarella e dei Tarantino.
- 6 dicembre 1981 - Stefania Puglisi, 10 anni, è uscita da casa della nonna, nel quartiere san Giovanni Galermo a Catania, per tornare dai genitori dove però non è mai arrivata. L’ultima ad averla vista è una sua amichetta, un altro testimone dichiara che la bambina è stata avvicinata da un uomo, a bordo di una «Fiat 500» di colore chiaro.
- 7 maggio 1983 - Mirella Gregori, 15 anni, è uscita dalla sua casa di Roma per andare a un appuntamento con un ex compagno di scuola. Quaranta giorni prima della misteriosa scomparsa della coetanea Emanuela Orlandi. Secondo la testimonianza di Mehmet Ali Ağca, la scomparsa delle due ragazze, insieme a quella del giornalista sovietico Oleg G. Bitov il 9 settembre dello stesso anno dal Festival del Cinema di Venezia, sono strettamente legate. Nel comunicato n. 20 del 20 novembre 1984, i «Lupi grigi» dichiarano di custodire nelle loro mani entrambe le ragazze.
- 22 giugno 1983 - Emanuela Orlandi, 15 anni, è scomparsa dal centro di Roma, dopo una lezione di musica. La giovane è una cittadina vaticana. Quella che all’inizio poteva sembrare la «normale» sparizione di un’adolescente, divenne presto uno dei casi più oscuri della storia italiana che coinvolse il Vaticano, l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), la «Banda della Magliana», il Banco Ambrosiano e I Servizi segreti di diversi Stati, in un intreccio che non è ancora stato districato.
- 24 giugno 1984 - Salvatore Marino, 4 anni, era in gita con i genitori sulle rive del fiume Rodano (Svizzera), giocava con una bimba slava, sino alle ore 18.55. Alle ore 19 scompare nel nulla.
- 22 marzo 1986 - Guido Coen Castellino, 13 anni, sparisce dalle affollate piste del Plateau Rosa di Cervinia (Aosta) mentre sta sciando con i genitori. Voci di sciacalli lo danno a Zurigo. In realtà non se ne è saputo più nulla.
- 18 marzo 1990 - Scompare a San Ferdinando, un centro della piana di Gioia Tauro, Michelangelo Tripodi, 12 anni. Il ragazzino era partito da casa a bordo di una Vespa, mai ritrovata. Alla madre aveva detto di essere diretto verso il lungomare con degli amici. Il corpo forse sarebbe stato ritrovato nell’estate del 1996 dopo sette anni: ma di questo tragico epilogo non v’è ancora certezza assoluta.
- 23 marzo 1990 - Santina Renda, 6 anni, stava giocando con alcuni bambini nel quartiere Cep di Palermo quando qualcuno l’ha fatta «scomparire». Inutili le ricerche, della piccola nessuna traccia. Dopo diversi falsi avvistamenti il padre della bambina dichiara ad Arnaldo La Barbera, allora capo della squadra mobile, che la moglie aveva sognato che nella scomparsa era coinvolto un cugino di Santina di 17 anni, con problemi psichici: Vincenzo Campanella. Il ragazzo confessa di aver occultato il cadavere della bambina dopo che era morta cadendo da un motorino da lui stesso guidato. Ma poi ritratta. Il corpo non è mai stato trovato. Dopo 2 anni, il 5 febbraio 1992, scompare un altro cuginetto di Santina, Maurizio Nunzio Renda, di 8 anni. Il corpicino massacrato da colpi di spranga viene ritrovato lo stesso giorno. Vincenzo Campanella confessa anche questo omicidio e, processato per direttissima, viene condannato a 29 anni di carcere. Gli viene risparmiato l’ergastolo per le sue condizioni psichiche, ma capace di intendere e di volere. Nulla gli viene attribuito per la scomparsa di Santina.
- 7 maggio 1990 - Pasqualino Porfidia, 8 anni, è uscito dalla sua casa di Marcianise (Caserta) e non vi ha mai fatto ritorno. Le sue tracce si perdono lungo il breve tragitto (poche centinaia di metri) che separa un vicolo del paese, dove il piccolo aveva appena terminato una partitella a pallone con gli amici, e la sua abitazione.
- 10 giugno 1990 - A Guardia Piemontese (Cosenza) Benedetta Adriana Roccia, 2 anni, sta raccogliendo le fragole con i genitori quando sparisce nel nulla. Allertate le forze dell’ordine le stesse, con l’ausilio di cani e l’aiuto di volontari, setacciarono per giorni sia il bosco che il vicino lago, ma della piccola Adriana non fu trovata traccia. Esclusa la possibilità che la bimba fosse stata vittima di un incidente, gli inquirenti seguirono la pista del mercato dei bambini. Nel corso delle indagini i sospetti si spostarono anche sui genitori: avevano venduto loro la figlioletta?
- 31 marzo 1992 - Mariano Farina, 12 anni e Salvatore Colletta, di 15, spariscono a Casteldaccia (Palermo) dopo aver marinato la scuola e aver fatto scorta di bibite e merendine.
- 16 settembre 1992 - Simona Floridia di anni 17 svanisce nel nulla a Caltagirone.
- 21 giugno 1993 - Domenico Nicitra, 11 anni, sparisce a Roma con lo zio Francesco. Zio e nipote sono in motorino. Forse una vendetta contro il padre, che aveva fatto parte della Banda della Magliana.
- 13 novembre 1994 - Luca Amorese soprannominato «Pelè» per il colore di pelle e la bravura a calcio, sparisce a Roma, a 14 anni.
- 26 dicembre 1995 - Bruno Romano 12 anni scompare. Il ragazzino si allontana dalla roulotte dove viveva con i genitori e i suoi 8 fratelli, senza farvi mai più ritorno. La famiglia Romano, di origine zingara napoletana, ma non nomade, viveva a Roma vicino al Ponte delle Valli tra il quartiere Africano e Montesacro. Secondo una prima ricostruzione dei fatti Bruno uscito dalla roulotte si era incamminato verso viale Somalia dove aveva incontrato la nonna che viveva in un’altra roulotte poco distante. Da questo momento in poi nessuno sa più nulla del ragazzo.
- 10 agosto 1996 - Angela Celentano, 3 anni è in gita con i genitori sul Monte Faito. Stava giocando con i cuginetti prima di sparire.
- 26 febbraio 2000 - Giuseppe Sammiceli, 13 anni, marina la scuola, prima di sparire da Lineri, frazione di Misterbianco (Catania).
- 14 gennaio 2003 - Maria Antonietta Cannavò, 15 anni, a Paternò (Catania) è uscita la mattina lasciando la porta di casa aperta, ma non è più tornata.
- 1 settembre 2004 - Denise Pipitone di 4 anni, sta giocando davanti alla porta di casa a Mazzara del Vallo (Trapani) prima di sparire nel nulla.