Sabato 06 Settembre 2025 | 21:35

Salvataggio della «Gazzetta»: non ci aspettiamo solo solidarietà

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Salvataggio della «Gazzetta»: non ci aspettiamo solo solidarietà

Serve individuare imprenditori che sappiano raccogliere l'offerta dell'editore Ciancio a cedere l'Azienda a titolo non oneroso a chiunque sia interessato a garantirne la continuità

Venerdì 08 Maggio 2020, 07:06

14 Maggio 2020, 22:38

Dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Andrea Martella, al presidente della Regione Puglia, al suo collega della Basilicata, a tante altre autorità e rappresentanti delle istituzioni. Il mondo politico e sindacale pugliese e lucano si mobilita per cercare di salvare le sorti della Gazzetta del Mezzogiorno dopo che l’editore Ciancio ha annunciato di volerla mettere in liquidazione.

Di seguito il comunicato del Cdr della Gazzetta

I numerosi messaggi di solidarietà che in queste ore continuano a giungerci da parte del mondo politico pugliese e lucano e dei rappresentanti del governo, ci confermano l'importanza che, malgrado la grave crisi che stiamo attraversando, la Gazzetta riveste tutt'oggi per le comunità di queste due regioni.

Siamo tuttavia costretti a ribadire che il tempo delle solidarietà è scaduto, così come quello dei bizantini tavoli di confronto, delle task force e delle lunghe consultazioni con le parti sociali. L'editore ha espresso in maniera fin troppo chiara la propria volontà ed è semplicemente utopico pensare che un intervento politico possa indurlo a tornare sui propri passi. E anche qualora questo accadesse, nulla ci garantisce che le eventuali difficoltà del percorso di salvataggio del quotidiano ci eviterebbero una sua nuova manifestazione di disaffezione. Alle istituzioni di Puglia e Basilicata, ai suoi governanti, ai parlamentari e ai nostri rappresentanti al governo rivolgiamo allora un altro invito, l'unico che può realmente mettere in sicurezza i 133 anni di storia del nostro giornale: servono strumenti legislativi che consentano di avviare un corretto percorso di risanamento e serve individuare imprenditori che sappiano raccogliere l'offerta dell'editore Ciancio a cedere l'Azienda a titolo non oneroso a chiunque sia interessato a garantirne la continuità. E serve che accada subito, prima che un qualsiasi arbitro decreti la fine col triplice fischio.

Solo in questo modo, i tanti attestati di solidarietà dimostreranno di essere un gesto di amore concreto per la propria terra e non vuote passerelle di circostanza.

Per lo stesso motivo, ci rivolgiamo anche al mondo imprenditoriale, che il nostro editore ha definito sordo alle sue proposte. La Gazzetta del Mezzogiorno non è solo un pezzo di storia per la Puglia e la Basilicata, né intende adagiarsi sui polverosi allori del passato. È un presidio di informazione, ma anche un'azienda che può tornare sana e produrre utili, a condizione di essere gestita con la testa e con il cuore nelle stesse regioni alle quali si rivolge e di essere guidata da manager competenti, anziché da cinici tagliatori di teste.

Chiunque vorrà fare questa scommessa, chiunque vorrà dimostrare che il Sud e i suoi imprenditori non sono inferiori a nessuno, non troverà dei lavoratori intenti a reclamare privilegi in buona parte ormai perduti, ma degli interlocutori aperti, ragionevoli e pronti a impegnarsi e a continuare a combattere per uscire dal tunnel.
È un cammino da percorrere insieme senza diffidenze, ma anzi con tenace e rinnovato entusiasmo. Non ci sono più alibi per nessuno.

LA SOLIDARIETA' DEI VESCOVI PUGLIESI - I Vescovi delle Diocesi pugliesi esprimono la propria preoccupazione per la situazione critica che sta vivendo la storica testata de La Gazzetta del Mezzogiorno; allo stesso tempo manifestano solidarietà ai suoi giornalisti e lavoratori, che vedono messo a rischio il loro impegno professionale, portato avanti negli ultimi tempi con particolare spirito di abnegazione e sacrificio.  Essi guardano a La Gazzetta come ad un’autorevole voce del meridione d’Italia; con la sua chiusura verrebbe a mancare, in modo particolare per la Puglia e la Basilicata, una testata giornalistica significativa che fornisce informazione e dà espressione alla cultura e all’analisi sociale del nostro territorio.

I Vescovi di Puglia auspicano che si giunga quanto prima ad una soluzione che non solo salvaguardi i numerosi posti di lavoro messi a repentaglio dalla chiusura della testata, ma che essa possa continuare ad assicurare un servizio alla società civile del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Auspicano altresì che le forze politiche ed economiche del nostro territorio, possano farsi carico del suo rilancio, perché investire in cultura è quanto mai necessario per la nostra terra

Nel momento storico attuale va riconosciuto a La Gazzetta e a tutti gli operatori della comunicazione, il merito di aver svolto un prezioso servizio alla collettività, attraverso un’informazione corretta e affidabile che ha aiutato i lettori a comprendere la delicatezza del tempo presente. Lo stesso papa Francesco, il 6 maggio scorso, ha invitato alla preghiera per tutti coloro che si occupano dell’informazione, dicendo: “Preghiamo per gli uomini e le donne che lavorano nei mezzi di comunicazione... Che il Signore li aiuti in questo lavoro di trasmissione, sempre, della verità”. Alla nostra solidarietà si unisce perciò anche la preghiera per queste nobili finalità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)