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Puglia, circa 23mila i rientri dal Nord, nuovi casi di contagio

 
Redazione online

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Regione Puglia: «Chi rientra dal Nord deve segnalarlo al medico di base»

Ci sono giovani che, pur restando in quarantena in casa, hanno finito per contagiare genitori e, in alcuni casi, i nonni

Venerdì 20 Marzo 2020, 14:15

BARI - Sino al 18 marzo sono 22.947 le persone rientrate in Puglia, soprattutto dal nord Italia, e che si sono autosegnalate, di queste 907 solamente nella giornata del 18 marzo. Un afflusso record che sta generando nuovi casi di infezione da coronavirus, come confermano più fonti sanitarie locali. Giovani che, pur restando in quarantena in casa, hanno finito per contagiare genitori e, in alcuni casi, i nonni. Alcuni di questi pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive del Policlinico di Bari, diretto dal professore Gioacchino Angarano.

Al momento non è quantificato il numero di pazienti contagiati da persone rientrate in Puglia, ma sono in corso verifiche. Nei giorni scorsi il governatore Michele Emiliano, proprio per evitare nuovi contagi, ha emesso una ordinanza in cui obbliga tutti coloro che rientrano in Puglia per soggiornarvi di autosegnalarsi al proprio medico o all’Asl di competenza e di restare in isolamento per almeno 14 giorni. Ma questa misura non ha potuto evitare il contagio tra parenti che vivono nella stessa abitazione. Il picco dei rientri si è avuto nei giorni 8 e 9 marzo, ad oggi sono quasi 23mila ma la Regione teme che altri 10mila persone possano essere rientrate senza autodenunciarsi.

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