BARI - È stato potenziato, con un finanziamento di 6 milioni di euro, il progetto di espansione per il Centro di supercalcolo del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamento Climatici (Cmcc) di Lecce, nodo centrale di una delle principali reti di calcolo per la ricerca sul clima in area Ue. Lo sottolinea in una nota l’assessore allo Sviluppo economico della Puglia, Mino Borraccino, promotore della delibera approvata ieri dalla Giunta regionale.
Questa rete di calcolo, prosegue la nota, è costituita dalla sede centrale di Lecce e cinque sedi periferiche a Bologna, Capua (Caserta), Milano, Sassari e Venezia, che coprono tutte le funzioni dell’intera filiera degli studi sui cambiamenti climatici.
Il Cmcc di Lecce, con «supercalcolatori dotati di una elevata velocità di elaborazione (complessivamente 30 mila miliardi di operazioni al secondo)», capaci di mostrare «scenari sul futuro dei cambiamenti climatici, cioè su come i cambiamenti climatici potranno influire sulla nostra vita e incidere sulle scelte politiche, sulle economie e sul territorio», venne inaugurato nel 2009.
«Fu un’iniziativa, questa di 11 anni addietro, lungimirante, vista la situazione di rapido deterioramento degli equilibri climatici del pianeta», rileva l’assessore Borraccino. Il progetto di espansione, spiega, «consente di perseguire l'obiettivo di sviluppare eccellenze funzionali alla attuazione delle Strategie di Specializzazione Intelligenti, S3, che a sua volta individua, nel potenziamento della Infrastruttura per la ricerca e l’innovazione, un driver fondamentale per promuovere la capacità di sviluppare l’eccellenza» e capace di «competere nella economia della conoscenza a livello europeo. Questo di Lecce è, infatti, uno dei più potenti Centri di Supercalcolo interamente dedicati alla ricerca sul clima in area Ue».