I risultati degli scrutini danno la Puglia in controtendenza rispetto al trend nazionale che vede il partito di Salvini in testa con il circa il 34% dei consensi, seguito dal Pd e staccando i pentastellati di 17 punti. Il M5S pur arretrando rispetto alle politiche di un anno fa resta il primo partito in Puglia - dati in linea in tutta la Circoscrizione meridionale - con il 26,2% dei consensi, seguito dalla Lega con il 25,2% (alle scorse elezioni per Bruxelles aveva raccolto lo 0,6%) e dal Pd con il 16,6%. E' il responso degli scrutini ormai quasi ultimati che vedono al quarto posto Forza Italia con l'11,1% dei voti, seguita da Fratelli d'Italia all'8,9% e da +Europa al 4,98% (da registrare il boom del sindaco di Bitonto che con 27mila voti prevale su Alfonso Pisicchio). Stesso risultato in Basilicata dove i cinque stelle si attestano al 29,67% sulla base dei dati di tutte le 681 sezioni scrutinate. Seguono la Lega al 23,32%, il Partito Democratico al 17,37 poi Forza Italia (9,40%), Fratelli d'Italia (8,39%) e +Europa (3,26%).
LE POLITICHE E LE EUROPEE 2014: RAFFRONTO
Tale dato dimostra una certa resistenza del M5S nel tacco d'Italia sia pure con una retromarcia: il partito guidato da Di Maio segna comunque un crollo rispetto alle Politiche di un anno fa quando ottenne il 45% in Puglia ma migliorerebbe il 24,6% delle Europee di 5 anni fa. Sempre con un confronto con le Politiche di un anno fa, il Pd ottenne in Puglia il 13,6% contro il 33,5% delle Europee del 2014 a guida Matteo Renzi. Forza Italia sempre in calo rispetto al 18,7% di un anno fa e al 33,5% delle Europee. Bene, invece, il partito della Meloni, che guadagna punti rispetto al 3,7 di marzo 2018, in linea con il risultato delle Europee del 2014.
TARANTO, PENTASTELLATI PERDONO 20 PUNTI
Dopo l’exploit delle politiche 2018, il M5S a Taranto perde circa 20 punti (anche se i collegi accorpavano anche altri comuni) ma resta comunque il primo partito, con il 26,8% (il 27,7% nel capoluogo). Il caso Ilva, con le promesse mancate sulla chiusura della fabbrica che avevano caratterizzato la campagna elettorale dello scorso anno, ha avuto un peso forse inferiore. A livello locale i Cinque Stelle, pur esprimendo 5 parlamentari e un’eurodeputata uscente, non hanno più rappresentanti in Consiglio comunale - dove non si è votato ieri - dopo che i due consiglieri eletti hanno lasciato il movimento: Francesco Nevoli, che fu candidato sindaco, si è anche dimesso dal Consiglio, sostituito da Rita Corvace passata al gruppo Misto, come l’altro consigliere, Massimo Battista).
La Lega cresce nel Tarantino attestandosi al secondo posto alle europee con il 25,5% a Taranto e provincia (24,6% nel capoluogo). Terzo il Pd (15,5% in provincia, 17,4% a Taranto), poi Forza Italia (11,7% in provincia e 9,2% a Taranto), Fratelli d’Italia (9% in provincia, 6,6% a Taranto) ed Europa Verde (3% in provincia, 6,1% a Taranto). I votanti in città sono stati 65.030 pari al 39,87%).
I PUGLIESI ALL'EUROPARLAMENTO
I RISULTATI -
L’AFFLUENZA- Il primo dato che segna le elezioni è quello dell'affluenza: per europee e comunali hanno votato meno pugliesi e lucani rispetto a 5 anni fa. L’affluenza nella circoscrizione dell’Italia meridionale si attesta complessivamente al 48,10% degli aventi diritto, 2 punti in meno del voto precedente, le europee 2014 (50,40%). In Puglia l’affluenza definitiva scende dal 51,52 del 2014 al 49,79% del 2019; in Basilicata, passa dal 49,45% del 2014 al 47,30% di domenica 26 maggio. Parliamo di oltre 6 punti sotto la media nazionale che si è attestata al 56,09%. Si tratta tuttavia di dati disomogenei: da una parte ci sono i Comuni dove non è in discussione la scelta del sindaco, in questi casi l'afflusso alle urne è stato ancora più basso e si è attestato attorno al 40 per cento. Nei Comuni impegnati anche nelle amministrative, invece, il dato è diverso: a Foggia supera il 68%, a Bari si ferma al 66,7, al di sotto del dato del 2014. Lo spoglio per le comunali avrà inizio alle 14.
TERZA PROIEZIONE NAZIONALE
In base alla terza proiezione, con una copertura del 21%, del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle Europee la Lega si conferma il primo partito in Italia con il 32,1%. Il Pd è al 22, M5S è al 19,5%, Forza Italia 9,4%, Fratelli d’Italia al 5,8%, e Più Europa al 3,2%.
LEGA SECONDO PARTITO IN UE
La Lega, per numero di seggi, è il secondo partito in Europa e prima forza politica del futuro gruppo Alleanza europea dei popoli e delle nazioni. È quanto emerge dai risultati sulle elezioni Ue fin qui disponibili (mancano quelli relativi al Brexit Party di Farage). Primi nell’Ue sono i tedeschi della Cdu-Csu che dovrebbero raccogliere 29 seggi, mentre il Rassemblement di Marine Le Pen avrebbe conquistato 22 seggi. La Lega, secondo le stime del Pe, dovrebbe invece ottenere 24 seggi
LA PROIEZIONE NAZIONALE
In base alla prima proiezione, con una copertura del 3%, del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle Europee la Lega è il primo partito con il 30%. Il Pd è al 21,3%, M5S è al 20,2%, Forza Italia 10%, al Fratelli d’Italia 6%, e Più Europa al 3,9%.
SECONDO EXIT POLL
In base al secondo Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle Europee la Lega si conferma il primo partito con il 27-31%. Il Pd è al secondo ma con una forchetta un pò limata rispetto al primo exit e pari al 20,5-24,5% (era al 21-25). Conferme per M5s (18,5-22,5), Forza Italia (8-12%), Fratelli d’Italia (5-7%).
PRIMO EXIT POLL
Lega primo partito alle Europee con una forbice tra il 27 e il 30%, seguito dal Partito democratico (21-24%), dal Movimento 5 stelle che si attesterebbe tra il 20 e il 23%, da Forza Italia (9-11%), Fratelli d'Italia (5-7%) e Europa+Italia in Comune 2,5-4: è questo il dato dei primi exit poll. Se venisse confermato tale trend si tratterebbe di un risultato clamoroso con il Pd avanti al Movimento 5 stelle che registrerebbe un crollo dei consensi. Un dato quest'ultimo da leggere con il calo dei votanti nelle zone - soprattutto al Sud - che avevano rappresentato un serbatoio importante per i pentastellati. Si tratta, come detto, di exit poll che dovranno essere confermati dalle proiezioni che arriveranno nel corso delle notte.
Per gli exit poll Opinio Rai i Dem si collocano tra il 21% e il 25% mentre i Cinque Stelle sono tra il 18,5% e il 22,5%. Per i Multi poll Swg per la 7 il Pd è tra il 21 e il 24% e il M5S tra il 20% e il 23%. Per gli intention poll Tecné Mediaset i Dem si collocano tra il 20,5% e il 24,5%, contro il M5S, fermo in una forchetta tra il 18,5% e il 22,5%. Infine, per gli Instant Poll per Skytg24, il Pd è tra il 21,5% e il 24,5% e il M5S fra il 20% e il 23%.
I seggi sono chiusi e, una volta chiuso il numero dei votanti, partirà lo scrutinio. Per la Lega si tratta di un risultato eccezionale: basti pensare che 5 anni fa in Puglia il vecchio Carroccio (Lega nord) ottenne lo 0,5%.
AFFLUENZA ORE 23
Si chiude con una lieve riduzione dell'affluenza il dato dei votanti in Puglia e Basilicata. In entrambe le regioni, il numero dei votanti ha registrato un calo di un paio di punti rispetto alle Europee di cinque anni fa: in Puglia, il dato finale del Viminale registra il 47,7 (rispetto al 49,4% del 2014) per la Puglia e il 47,1% per la Basilicata (49,2%).
AFFLUENZA ORE 19
Cresce di qualche punto l'affluenza alle urne alle Europee nella seconda parte della giornata dell'election day: alle 19, in base ai dati del Viminale, in Puglia ha votato circa il 36% degli aventi diritto al voto mentre in Basilicata il dato si assesta intorno al 34% in questa seconda parte di giornata. In entrambe i casi si tratta di una variazione in aumento di poco più di due punti. I dati pugliesi e lucani, tuttavia, sono inferiori alla media nazionale: a livello nazionale, ha votato il 43,10% degli aventi diritto. Alle elezioni del 2014 erano stati il 41,59%. Nel 2014 l’affluenza finale alle ore 23 fu del 58,6%. Alle politiche del 2018 l'affluenza alle ore 19 fu del 58,4% (dato della Camera).
I dati delle comunali, invece, appaiono in controtendenza: a Bari, ad esempio, alle 19 ha votato il 51,65% degli aventi diritti al voto (poco meno di 145mila persone), l'1 per cento in più rispetto a cinque anni fa. Si tratta della stessa percentuale che si registrò al primo turno in cui Decaro non superò il 50% delle preferenze: segno che a questa elezione si dovrebbe registrare una maggiore partecipazione al voto.
Più alto il dato di affluenza per le Comunali che alla stessa ora è del 52,83%, oltre due punti percentuali al di sotto del dato nazionale (55,11%). La provincia con la percentuale più alta di partecipazione alle europee è quella di Foggia con il 41,23%. Alle comunali primeggia Lecce con il 57,68%, Foggia con il 51,15% e Potenza con il 47,47%. Nella Bat il 27,87%. Mentre la provincia con il numero più alto di votanti è quella di Taranto con il 58,04%.
AFFLUENZA ALLE ORE 12
Alle 12 ha votato in Puglia circa il 14% (13,6 per l'esattezza) degli aventi diritto e in Basilicata l'11,4%. Un dato più o meno in linea alla corrispondente affluenza di cinque anni fa (in Puglia votò il 13,6% e in Basilicata l'11,87%), ma che va letto con una accentuazione rispetto al meteo visto il maltempo sulla Puglia che avrebbe dovuto convincere gli elettori a disertare scampagnate o le prime passeggiate verso il mare per recarsi nei seggi. In ritardo i dati dei votanti del comune capoluogo e di Monopoli (oltre a Nardò) che, alle 13 (un'ora dopo la prima comunicazione sull'affluenza) sul sito Eligendo del Viminale, non risultavano ancora pervenuti rallentano così le operazioni di quadratura dell'affluenza.
Più alto il dato di affluenza per le Comunali che in Puglia è del 20,91% al di sotto di un solo punto percentuale rispetto alla media nazionale (21,92%). La provincia con la percentuale più alta di partecipazione, al momento, è quella di Lecce (22,36%), quella con la più bassa è quella di Foggia (19,86%).
Alle ultime europee si è recato ai seggi un pugliese su due (51,52%), mentre alle politiche del marzo scorso la percentuale salì fino al 69,08%.
Nelle 345 sezioni di Bari città, dove si vota anche per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale il dato è del 21,2 per cento pari a poco più di 59 mila votanti su 278 mila. La percentuale più alta dei votanti è in provincia di Foggia: 15,7. A Lecce 14,2; a Taranto 11,4; a Brindisi 12,4 e nella Bat 9,9. La prossima rilevazione è fissata intorno alle 19.