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San Nicola: anche 20 anni fa le Frecce Tricolori saltarono la festa

 
Armando Fizzarotti

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Armando Fizzarotti

San Nicola: anche 20 anni fa le Frecce Tricolori saltarono la festa

Gli acrobati dei cieli erano impegnati con la guerra in Kosovo

Venerdì 26 Aprile 2019, 09:55

Vent’anni: un anniversario particolare nella storia della Sagra di San Nicola, con la Basilica di Bari Vecchia e tutta l’Arcidiocesi già al lavoro per preparare il meeting dei Vescovi del Mediterraneo per pregare insieme per la pace in Medio Oriente, che si terrà a Bari a febbraio.
Dal 1987 le Frecce Tricolori ogni anno dispari hanno arricchito il programma dei festeggiamenti della Sagra di maggio, che ricorda la Traslazione delle ossa di San Nicola dall’Asia Minore nel 1087 (custodite e venerate nella cripta della Basilica barese). E si esibiranno nuovamente sul lungomare Nazario Sauro il 7 e 8 maggio prossimi.


Ma il 1999 fu un anno tristemente diverso, perché Bari e tutta la Puglia si trovarono in prima linea per le operazioni aeree della Nato sui Balcani, nella guerra del Kosovo contro la Serbia. La Pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica militare (le nostre forze armate furono coinvolte nel conflitto) vent’anni fa dovette dare forfait, a causa degli eventi bellici.
«La Sagra, nonostante la preoccupazione della guerra in Kosovo - ricorda padre Giovanni Distante, Priore e Rettore della Basilica sia all’epoca sia oggi - si svolse normalmente, senza la soppressione delle altre manifestazioni religiose e civili che erano state programmate prima che scoppiasse improvvisamente la guerra, nella convinzione che l’ultima Sagra del Millennio poteva essere vissuta come occasione propizia per proporre la città di San Nicola luogo di riconciliazione tra i cristiani e di pace fra gli uomini. La “processione a mare” dell’8 maggio resterà memorabile - agguinge il Frate Domenicano -, perché per la prima volta l’immagine della Madonna Odegitria fu portata in processione insieme con la Statua di San Nicola.

Mentre l’immagine del Santo veniva imbarcata sul motopeschereccio, l’icona dell’Odegitria venne solennemente intronizzata sul molo “San Nicola” e vi rimase fino allo sbarco, per poi raggiungere piazza Mercantile. Ricordo che fu letto un messaggio del Metropolita Kirill (ortodosso - n.d.r.), allora presidente del Dipartimento degli affari esteri, oggi Patriarca di Mosca, con il quale annunciava la presenza di una rappresentanza ufficiale del Patriarcato presso la Chiesa russa di Bari. Al Pontificale del 9 maggio seguito dal prelievo della Manna, tra le autorità civili e militari vi fu la gradita e inaspettata presenza del generale Andrea Fornasiero, capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, giunto a Bari come pellegrino di pace. Celebriamo quest’anno il ventennale di questi eventi».


E non sarà solo memoria, ma anche preghiera per la pace nel futuro prossimo, se è vero - come è vero - che dopo lo scoppio della crisi libica la Marina militare degli Stati Uniti ha dispiegato nel Mediterraneo ben due gruppi da battaglia, con le portaerei nucleari «Lincoln» e «Stennis», mossa che per gli analisti di politica internazionale è stata intesa come sfida diretta nei confronti della Russia.

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