BARI - Scendono in piazza gli agricoltori pugliesi per protestare contro il «nessun interesse» mostrato dall’esecutivo nei confronti dell’olivicoltura italiana, penalizzata in modo particolare dalla Xylella in Puglia, colpita anche dalle gelate che hanno attaccato gli ulivi della Regione nell’anno appena concluso. Oggi le bandiere gialle della Coldiretti hanno manifestato sotto il Ministero dell’Agricoltura e arriva finalmente la risposta del ministro alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio.
«Per quanto riguarda il decreto Xylella credo sia una questione di ore o comunque di pochi giorni. Siamo in dirittura di arrivo, ci sarà una parte che entrerà nel decreto semplificazioni e stiamo lavorando per farla entrare il più velocemente possibile. Invece per il decreto vero e proprio la firma è prevista per i prossimi giorni». Ha esordito così Centinaio all'uscita dal ministero di via XX settembre a Roma, dopo aver incontrato la delegazione della Coldiretti. «La prossima settimana porterò il decreto in conferenza stato regioni». Per quanto riguarda invece la situazione delle gelate in Puglia il ministro ha aggiunto: «Chiederemo di inserire oggi stesso il provvedimento sulle gelate degli ulivi in Puglia nel prossimo decreto semplificazioni». La dichiarazione arriva dal palco allestito dalla Coldiretti davanti al Mipaaft.
«Cercheremo di riproporlo per l’ennesima volta - ha precisato il ministro - perché questo è un altro dei problemi che ci è stato evidenziato dal mondo pugliese. La Puglia - ha ricordato - è stata la prima regione italiana che ho visitato da ministro, quindi nessuno può dire che il ministro non abbia attenzioni nei confronti di questa Regione».
Centinaio ha poi ribadito, infine, che sul fronte delle calamità naturali «lavoreremo e cercheremo di collaborare insieme ai colleghi ministri e a tutto il governo per cercare di inserire più fondi al Fondo di solidarietà nazionale. Sappiamo benissimo che le risorse sono limitate e di conseguenza l’obiettivo - ha concluso - è di dare ristoro e cercare di aiutare il più possibile».