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Puglia, guerra sui bus sostitutivi
Cotrap fa ricorso contro Trenitalia

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Puglia,  guerra sui bus sostitutiviCotrap fa ricorso contro Trenitalia

La Regione paga 2,19 euro a Trenitalia che gira a Cotrap 1,50 euro. E si aspetta la gara

Sabato 06 Ottobre 2018, 13:00

BARI - Nel mirino c’è un tesoretto da 1,9 milioni di chilometri che valgono 4 milioni di euro l’anno. Sono i servizi sostitutivi che vengono effettuati con l’autobus quando non è utilizzabile (ad esempio per inagibilità) la linea ferroviaria. E sono il tema di una vera e propria guerra dei torpedoni scatenata ieri dal Cotrap, il consorzio del trasporto su gomma, che ha impugnato davanti al Tar la delibera con cui a giugno la Regione ha rinnovato per 15 anni il contratto con Trenitalia.

Una mossa che ha il sapore della sfida, se si considera che il Cotrap (con gli avvocati Ignazio Lagrotta e Giuseppe Carrieri) non ha impugnato il contratto, mirando dunque a ottenere un risarcimento da 75 milioni di euro. E soprattutto che a svolgere quelle 98 corse (Rocchetta-Gioia-Spinazzola, Barletta-Spinazzola, Foggia-Termoli, Foggia-Manfredonia, la Sibari-Taranto che serve l’Ilva, Taranto-Metaponto-Sibari, Bari-Gioia-Taranto e Taranto-Sibari) è in gran parte proprio il Cotrap, perché Trenitalia - in base al contratto - ha dovuto scegliere con gara l’operatore cui affidarli.

Il punto è economico, perché la Regione paga i sostitutivi a 2,19 euro a chilometro mentre il Cotrap riceve da Trenitalia 1,50 euro a chilometro. E oltre a quelli di Trenitalia, ci sono i sostitutivi di Sud-Est (311mila km) e Bari Nord (135mila), che valgono un altro milione di euro l’anno e che a regime - proprio come quelli di Trenitalia - sono destinati a sparire. Il contratto di servizio finito nel mirino prevede infatti che l’operatore del gruppo Fs continuerà a svolgerli solo «fino all’affidamento degli stessi, con procedure di evidenza pubblica, nel contesto dei bacini territoriali», cioè quando verranno svolte le gare provinciali per l’assegnazione del trasporto su gomma.

Dovevano essere lanciate entro fine anno, ma la giunta Emiliano (con l’ex assessore Antonio Nunziante) ha deciso di prorogare di altri 18 mesi, fino a giugno 2020, il contratto del Cotrap che vale 18 milioni di km anno. È una data sensibile - sotto elezioni regionali - ma l’obiettivo dell’assessore Gianni Giannini è di partire con le gare entro il prossimo anno, dopo che saranno completati i tavoli di confronto in corso tra Province, sindacati, Anav e Asstra per la definizione dei piani di bacino. I nuovi contratti di servizio imporranno una cura dimagrante sulle percorrenze, ma anche sui corrispettivi perché la Regione dovrà applicare i costi standard, gli stessi utilizzati in sede ministeriale per la ripartizione del fondo che finanzia il trasporto pubblico.

La Regione è convinta della regolarità della propria scelta, soprattutto perché gran parte delle 8 linee classificate come sostitutive derivano da una effettiva indisponibilità dell’infrastruttura ferroviaria (e sono dunque consentite in base al regolamento europeo 1370/2017), e comunque la legge consente la gestione autonoma di un certo pacchetto di km. Anche l’eventuale stralcio dei sostitutivi dal contratto Trenitalia, tuttavia, non modificherebbe la sostanza del ragionamento: la proroga «10+5» decisa dalla Regione è stata motivata sulla base della convenienza, perché l’operatore pubblico si è impegnato a investire 240 milioni nel rinnovo del parco rotabile, e ad affidare i sostitutivi «con le modalità previste per legge», a «uno o più operatori adeguatamente qualificati». Oggi, in sostanza, Trenitalia utilizza gli autobus del Cotrap per effettuare questi servizi, a chiamata, come se fosse un noleggio con conducente in forma privata.

Ma la sfida sui sostitutivi è probabilmente solo un primo passo della battaglia. Giusto pochi giorni fa il Cotrap, guidato da Giuseppe Vinella, ha presentato i nuovi autobus comprati con il cofinanziamento regionale, tra sorrisi e strette di mano con l’assessore Giannini. La Regione non commenta, pur lasciando trapelare una forte irritazione.

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