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«Ilva, i contratti con Mittal
sono coperti dal segreto»

«Ilva, i contratti con Mittal
sono coperti dal segreto»

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

«Ilva, i contratti con Mittalsono coperti dal segreto»

Lo stabilmento Ilva

Il Ministero dice no alla richieste e la Regione scrive all'Ue

Giovedì 19 Aprile 2018, 08:00

MIMMO MAZZA
TARANTO - Non c’è davvero niente da fare, almeno usando i mezzi ordinari: il contratto di cessione dell’Ilva all’amministrazione straordinaria ad Am InvestCo (società formata dalla multinazionale dell’acciaio Arcerlor Mittal e dal gruppo Marcegaglia) resta uno dei - pochi - segreti meglio conservati in Italia.

In attesa che il Tar del Lazio (a cui sia la Regione Puglia che il Comune di Taranto hanno chiesto di riassumere il ricorso contro il piano ambientale del quale si era spogliato il Tar di Lecce per incompetenza territoriale) decida sulla richiesta di ordinare al Governo di mettere a disposizione delle parti tutto l’incartamento del dossier, l’ingegner Barbara Valenzano, capo dipartimento della Regione, ha dovuto incassare il «no» alla richiesta di accesso agli atti da parte del ministero per lo Sviluppo economico.

analogo «no» il 22 dicembre scorso era giunto anche al Comune di Taranto, motivato con ragioni di segretezza e di privacy. Proprio partendo dal contenuto di quel diniego, la Valenzano è tornata alla carica sollecitando la consegna di quei documenti, contenenti «rilevanti informazioni connesse ad una migliore valutazione degli effetti ambientali discendenti dall’attuazione del piano industriale presentato da Am InvestCo», al pari di altri atti, come l’offerta stessa di Am InvestCo, tutti indispensabili alla Regione per esercitare le sue prerogative.

In tre pagine, però, il Mise ha brutalizzato la richiesta della Puglia, arrivando a ritenere che gli atti richiesti sono assolutamente estranei a fattori ambientali e che, esattamente come detto al Comune di Taranto, se proprio quel dossier dovrà diventare pubblico, sarà il Tar a ordinarlo. Stremata dalla lotta contro il muro di gomma, la Valenzano ha scritto alla commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, sollecitando un incontro urgente sul caso Ilva.

Proprio ieri sulla vicenda riguardante il siderurgico di Taranto è intervenuta la Commissione Ue, specificando di non aver «imposto cessioni di attività specifiche» ad Arcelor Mittal per dare il via libera all’acquisto dell’Ilva, ma sta «analizzando quelle proposte dalle imprese, valutando se rispondono alle preoccupazioni identificate dalla concorrenza. Capiamo che quando una fusione porta ad un disinvestimento questo possa essere fonte di incertezza e preoccupazione per le aziende e i lavoratori, ma l'obiettivo della Commissione - ha detto un portavoce della Vestager - è di assicurare che ogni asset ceduto continui ad esercitare concorrenza sulle aziende che si fondono». L’antitrust europeo ribadisce che l’analisi della fusione Ilva-ArcelorMittal è ancora «in corso», e che la scadenza legale per la decisione è il 23 maggio. «Non possiamo predire il risultato, non abbiamo preso una decisione finale», ha detto il portavoce che non conferma le indiscrezioni circolate circa un via libera all’operazione già accordato.

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