Sabato 06 Settembre 2025 | 15:13

Vertenza Stellantis, i riflessi per gli operai foggiani: un migliaio quelli impiegati a Melfi

 
Redazione Capitanata

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Vertenza Stellantis, i riflessi per gli operai foggiani

Auto prodotte allo Stabilimento Stellantis di Melfi

Tanti gli operai della Capitanata che lavorano nel distretto dell’automotive tra diretti e indotto. Ed ora rischiano anche loro.

Venerdì 25 Ottobre 2024, 12:26

La vertenza Stellantis e il destino dello stabilimento di Melfi ha riflessi anche sul tessuto occupazionale della provincia di Foggia. Sono circa un migliaio, infatti, gli operai della Capitanata che lavorano nel distretto dell’automotive tra diretti e indotto. Ed ora rischiano anche loro. Sulla vicenda è intervenuto il gruppo consiliare del Partito democratico che anticipa la convocazione di un tavolo tecnico permanente con sindacati, enti, istituzioni e associazioni di categoria.

«Il Gruppo PD in consiglio provinciale esprime solidarietà e vicinanza agli operai dello stabilimento Stellantis di Melfi piombato in una grave crisi produttiva ed occupazionale. Nei prossimi giorni, i consiglieri provinciali del Partito Democratico avvieranno l’iter per l’apertura di un tavolo istituzionale con l’obiettivo di coordinare tutte le attività utili a tutelare i livelli occupazionali e a sensibilizzare tutte le istituzioni a dare supporto ad oltre un migliaio di lavoratori della provincia di Foggia impiegati nello stabilimento Stellantis lucano», si legge in una nota del gruppo a Palazzo Dogana che aggiunge: «Nello stabilimento di Melfi, dove il 30% della forza lavoro impiegata, su 8400 unità, arriva dalla Puglia, si registra un calo della produzione del 60%. Secondo dati forniti dalla UILM di Potenza, a causa del calo dei volumi di produzione il 50% delle aziende dell’indotto non ha commesse, e non ha più possibilità di fare ricorso agli ammortizzatori sociali. La logistica della fabbrica lucana ha perso circa 400 unità, duemila gli operai che hanno lasciato il posto di lavoro attraverso le uscite incentivate. Un mezzo utilizzato dalla società per ridurre i costi e fronteggiare una crisi di mercato senza precedenti, legata alla transizione dall’endotermico all’elettrico. Mentre il gruppo Stellantis continua ad annunciare stop produttivi, il Governo, che ha riconosciuto Melfi come Area di crisi industriale complessa, non ha mai erogato i 20 mln di euro promessi con l’Accordo di programma per la riconversione e il rilancio di attività collegate alla nuova mobilità. Il crollo della produzione dello stabilimento di Melfi è sempre più probabile, il calo occupazionale è stimato, nel solo indotto, intorno al 50%. I licenziamenti toccheranno, inevitabilmente, anche gli oltre 2 mila operai che arrivano dalla Puglia, circa un migliaio dalla sola Capitanata. Uomini e donne che, partendo da Foggia, da Troia, Orsara, Deliceto, Rocchetta, Carapelle, Stornara, Accadia, si recano, ogni giorno, in fabbrica, per lavorare.»

Ad avviso del gruppo consiliare del Pd alla Provincia di Foggia «la crisi dello stabilimento si rifletterebbe, pesantemente, su tutta la Capitanata. Le ripercussioni dal punto di vista economico e sociale sarebbero pesantissime, soprattutto per i comuni delle aree interne, che verrebbero esposte ad un nuovo flusso di emigrazione e di spopolamento. Il gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico non starà a guardare. Nei prossimi giorni, i consiglieri si attiveranno per la convocazione di un tavolo tecnico permanente con sindacati, enti, istituzioni e associazioni di categoria.»

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