FOGGIA - Il progetto esecutivo del nuovo monoblocco di Foggia era atteso per metà gennaio. E la gara d’appalto sarebbe dovuta partire subito dopo la validazione. Ora dopo la scadenza dei termini per l’accesso ai finanziamenti di tutti gli ospedali pugliesi (318 milioni) rischia di complicarsi anche la faccenda del Policlinico Riuniti, un cantiere perenne con i suoi oltre 200 milioni di euro di lavori giù autorizzati relativi alla ricostruzione e riqualificazione di reparti e dipartimenti, interventi in parte già appaltati, di cui la commessa del monoblocco appariva come la più grossa. Ballano adesso 40 milioni di euro di finanziamenti pubblici, più altri 15,2 milioni relativi ad altri lavori cosiddetti minori in altri plessi della cittadella ospedaliera.
Il rischio di perdere i fondi non c’è, ma quel preoccupa via Pinto sono i tempi: «La Regione dovrà evitare adesso di far ripetere la procedura», dice il direttore generale Giuseppe Pasqualone.
Per il momento il cronoprogramma degli interventi è destinato a slittare di almeno qualche mese. In direzione generale non si fanno previsioni. Ma c’è un precedente che può confortare: «Anche per l’ospedale Monopoli-Fasano fu concessa una proroga - ricorda Pasqualone - la regione segua quel precedente, noi dal canto nostro cercheremo di seguire l’iter che ci eravamo dati per farci trovare pronti quando le somme saranno sbloccate».
L’appalto del monoblocco ai Riuniti è il più imponente e qualificante dell’intero polo ospedaliero. Il blocco centrale dei vecchi Ospedali riuniti doveva essere demolito entro l’anno, al posto dell’attuale gigantesco edificio verrà fuori una costruzione a raggiera che cambierà l’immagine del policlinico nel suo insieme. Pasqualone aveva impresso un’accelerazione: «Noi siamo avanti con le progettazioni - conferma - purtroppo la scadenza dei termini, trenta mesi, è perentoria e in quell’intervallo di tempo ci sono un cumulo di adempimenti tecnico-amministrativi da completare prima di ottenere i finanziamenti. Nel frattempo i costi sono lievitati a causa dell’inflazione - aggiunge il direttore generale dei Riuniti - per completare i lavori del monoblocco ci serviranno altri 11 milioni che il policlinico non ha nel suo bilancio, chiederemo alla Regione di tirarli fuori».
Nel frattempo i conti del policlinico migliorano, entro il mese Pasqualone intende convocare un incontro con l’università per fare il punto sui dati al momento acquisiti. Per la Gazzetta fa un’anticipazione: «Abbiamo ottimizzato le risorse anche se le cifre ufficiali le avremo a fine gennaio. Gli indicatori di qualità sono migliorati sulla spesa farmaceutica».
Una riflessione è in corso sul ruolo dell’ospedale D’Avanzo destinato a ospitare tutti gli uffici del personale attualmente ubicati in piazza Padre Pio: «Gli uffici resteranno in quella sede per un altro anno - annuncia Pasqualone - poi verranno spostati nei locali all’uopo predisposti del Colonnello D’Avanzo. Sentiremo su questo cosa ne pensa l’università. Quegli uffici - aggiunge - dovranno poi traslocare nel monoblocco quando sarà pronto, non prima di 7-8 anni».