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Foggia, avanti con i comizi elettorali: più calunnie che idee per la città

 
Redazione Foggia

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Foggia, avanti con i comizi elettorali: più calunnie che idee per la città

Il Municipio di Foggia

Il centrodestra: «Basta fango su Di Mauro». Mainiero a Episcopo: «Non sei il nuovo»

Giovedì 07 Settembre 2023, 13:12

FOGGIA - Si chiude l’era dei commissari prefettizi insediatisi nell’agosto del 2021 a Palazzo di città. Da oggi il Comune è in regime di ordinaria amministrazione. Con l'affissione dei manifesti elettorali comincia ufficialmente la campagna per il voto, già partita di fatto già da alcuni giorni con le prime scaramucce tra i candidati. La campagna di delegittimazione del candidato sindaco di centrodestra, Raffaele Di Mauro, ha aperto il fuoco delle artiglierie tra i due principali blocchi contrapposti alle elezioni del 22-23 ottobre. Che non sarà una campagna elettorale all’insegna del “bon ton” lo si era capito da un pezzo (non ce ne sono, in ogni caso, anche in situazioni meno emergenziali qual è quella foggiana), fa specie notare come lo scontro sia divampato più sulla calunnia che sui contenuti.

La coalizione di centrodestra s'interroga sul livello dello scontro: «La campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative a Foggia, che qualcuno auspicava come un confronto “gentile”, è divenuta in queste ultime ore un infamante caso nazionale, nel quale qualcuno ha scelto di anteporre il “fango” alla politica». «Sono gravi, diffamanti e calunniose le accuse incredibili che circolano da alcuni giorni su certa stampa locale relativamente al candidato sindaco, avv. Raffaele Di Mauro (la moglie parente alla lontana del cassiere della mafia locale defunto Franco Spiritoso: ndr), con implicazioni inevitabili per la coalizione di centrodestra. Dopo un commissariamento del Comune durato più di 18 mesi, ci si aspettava un esordio diverso, che avrebbe dovuto toccare i temi più urgenti per a rinascita della città capoluogo», denunciano le segreterie territoriali di Fdi, Fi, Lega, Noi Moderati, Udc e Nuovo Psi.

«Sincera solidarietà al candidato sindaco del centrodestra, Raffaele Di Mauro», viene espressa anche dal candidato sindaco Giuseppe Mainiero (lista Resto a Foggia) colpito a sua volta dalla «vigliacca "macchina del fango" che purtroppo ha colpito anche me (per na parentela con alcuni esponenti clan dei Francavilla: ndr). In questa campagna elettorale - dice Mainiero - sarà sicuramente fondamentale parlare del futuro di Foggia, di progetti e programmi. Ma non si può in alcun modo dimenticare il passato che ci ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose o far finta che sia un piccolo ed irrilevante dettaglio del dibattito pubblico». E Mainiero attacca a testa bassa la candidata del centrosinistra Aida Assunta Episcopo: «La riproposizione di un ex assessore (giunta Mongelli: ndr) di un'esperienza amministrativa nel corso della quale i Foggiani hanno visto il predissesto finanziario del Comune, la nostra città completamente sommersa dall'immondizia, il fallimento dell'azienda Amica, l'arrivo di Amiu, le assunzioni di personaggi legati - loro sì - alle "batterie" mafiose nell'allora azienda speciale di raccolta dei rifiuti, quando a governarla era il Partito Democratico».

Di «Foggia città distratta e insicura» parla Saverio di Jorio, responsabile del centro studi Antonio Cederna. «Oltre alla necessità di una rete completa di videosorveglianza - è la discutibile tesi dell’avvocato noto in città per aver promosso negli campagne ambientaliste - occorrono corsi e lezioni basilari di autodifesa personale. I problemi della sicurezza individuale e collettiva, finalizzati alla tutela dei diritti fondamentali (vita, salute, lavoro) - aggiunge di Jorio - sono esiziali per la serenità operosa di una comunità come la nostra. Poiché vi sono sacche di arretratezza e di distorsioni (culturali-sociali) accumulate negli anni e pur dando atto alle forze dell’ordine e di polizia del loro impegno sul territorio occorre pensare alla condivisione e collaborazione della cittadinanza per favorire una cultura dell’autodifesa personale, incrementando l’uso dello spray urticante o al peperoncino, unico strumento legale di autodifesa personale, in alcuni casi utile per reagire ad una aggressione per tentata rapina o scippo con destrezza».

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