La rottura a Foggia di una condotta idrica di grande rilevanza per l’erogazione di acqua nella città del 18 giugno scorso, e che ha provocato enormi disagi per diverse ore, è avvenuta in seguito ad un danneggiamento volontario da parte di ignoti. Lo ha riferito la direttrice generale di Acquedotto pugliese Francesca Portincasa, che oggi è stata ascoltata dalla II commissione del Consiglio regionale. La direttrice ha detto che Aqp è a disposizione della Procura per chiarire ogni aspetto e ha spiegato che la rottura dell’adduttrice di Foggia è stato «un evento improvviso ed imprevedibile».
In particolare il danneggiamento è avvento per una infrastruttura che ha un diametro nominale di 1800mm ed una portata di 600 litri al secondo». «Siamo parte lesa di un improvvido danneggiamento, ma con ingegno, capacità tecniche, pronta reazione e una rete resiliente - ha aggiunto - abbiamo garantito la tenuta del sistema idrico».
La perdita idrica di notevoli dimensioni il 18 giugno scorso fece scattare subito l’allarme, con gli operatori Aqp che in poco tempo individuarono l’esatta posizione della rottura lungo i 6 chilometri della condotta che percorre terreni agricoli tra il nuovo serbatoio di Foggia su via Troia e la zona del Centro Universitario Sportivo.