Giovedì 23 Ottobre 2025 | 20:13

Manfredonia, «Sos dal parco di Siponto: serve sostegno agli scavi»

Manfredonia, «Sos dal parco di Siponto: serve sostegno agli scavi»

 
Michele Apollonio

Reporter:

Michele Apollonio

Manfredonia, «Sos dal parco di Siponto: serve sostegno agli scavi»

Il prof. Volpe: urgono risorse per salvare e valorizzare il patrimonio

Martedì 20 Giugno 2023, 10:49

MANFREDONIA - «Un appello alla città di Manfredonia, ai cittadini, ai professionisti, alle associazioni culturali, alla politica: ci occorre aiuto per supportare il lavoro di scavo nel parco archeologico di Siponto, aiuto logistico oltre che morale, per condurre insieme una ricerca per la conoscenza e la valorizzazione di questo antico patrimonio». Lo ha lanciato l’archeologo dell’Università di Bari, Giuliano Volpe, da anni impegnato nelle ricerche di scavo al parco archeologico di Siponto, a margine del convegno tenuto all’auditorium «Serricchio» di Manfredonia, nell’ambito delle Giornate europee dell’archeologia, in collaborazione tra le Università di Foggia e Bari, la Direzione regionale musei Puglia, il comune di Manfredonia. «Una importante sinergia per attivare una serie di iniziative finalizzate alla valorizzazione dei riscontri del lavoro di scavo a Siponto» ha annotato Anita Guarnieri, soprintendete archeologica delle province di Foggia e BAT.

A tracciare un excursus degli scavi sipontini, dopo il saluto del sindaco Rotice, gli archeologi dell’Università di Foggia Roberto Goffredo, Maria Turchiano, il direttore del Parco archeologico di Siponto Francesco Longobardi e naturalmente il coordinatore Volpe. La prossima campagna di scavo inizierà a settembre e focalizzerà i tre settori della città riportati alla luce: marittimo, cittadino e anfiteatro. Attualmente e fino a fine mese, opera un’equipe dell’Università di Montreal. «Le scoperte operate nella passata campagna - ha confermato Volpe - hanno suscitato grande interesse e non solo da parte degli studiosi. Purtroppo le ricerche non sono ben stabilite e ordinate. È tutto onere delle Università che fanno del loro meglio. Ma non basta. L’attività di scavo e complessa e richiede l’impiego di figure ausiliarie e attrezzature specialistiche. Non possiamo permetterci di assumere operai e imprese edili. Manca una programmazione a lungo termine col coinvolgimento delle espressioni rappresentative di Manfredonia che ha (dovrebbe avere) tutto l’interesse a riportare alla luce la città da cui proviene. È un interesse culturale, ma anche economico per i sostanziali ritorni che l’archeologia assicura».

Anche in questo settore mancano investimenti strutturali della città. Di qui l’appello accorato per un interessamento della città di Manfredonia a partecipare sostanzialmente al lavoro di ripristino dei resti della città abbandonato dai sipontini a causa di terremoti e pestilenze. A parte il «sostegno prezioso dell’arcidiocesi di Manfredonia che ci ha messo a disposizione le sue strutture a cominciare dalla Casa della carità», dalla città, dalle sue rappresentanze socio-culturali-economiche assenza completa. «Il nostro maggior problema - esplicita Volpe - è la sistemazione del personale: abbiamo bisogno di alloggi per ospitare chi viene per lavorare negli scavi. Stiamo dicendo di “no” a tanti studenti che ci fanno richiesta di partecipare ai nostri scavi. Sono studenti delle nostre Università ma anche di quelle estere. È tempo di pensare e attuare, mondo accademico e città di Manfredonia, un nuovo progetto di gestione del patrimonio dei servizi essenziali per portare avanti un discorso ricco di promesse concrete. Altrimenti - esplicita con rammarico - dovremmo anche valutare se continuare il progetto avviato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)