BARI - La situazione economico-finanziaria di Casa Sollievo della Sofferenza è definita molto grave. E per provare a far fronte a una seria crisi di liquidità, l’ospedale ecclesiastico di San Giovanni Rotondo è costretto a invocare l’intervento del fondatore: con debiti verso fornitori che (nel 2020, oggi la cifra è più alta) ammontano a 82 milioni di euro, il direttore generale reggente Gino Gumirato chiama in causa direttamente il frate con le stimmate. E propone di utilizzare la sua immagine per una campagna di fund-raising tra i fedeli.
L’idea è stata messa nero su bianco nel piano strategico triennale che il manager veneto ha fatto approvare nel cda del 21 marzo. Tra le soluzioni individuate per ridurre l’esposizione finanziaria dell’ente ecclesiastico c’è anche la «costituzione di una charity di diritto Usa» per raccogliere fondi. O attraverso una «campagna straordinaria mondiale di fund raising», oppure con un «prestito obbligazionario» da rimborsare a 15 anni. L’operazione «charity», in base al previsionale, dovrebbe servire a reperire circa 2,5 milioni di euro a partire dal 2025. Soldi da utilizzare nell’ambito di un piano più ampio per la riduzione della debitoria, in cui rientra anche il «percorso di mobilitazione dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio», in vista dei 70 anni dalla fondazione dell’ospedale che ricorrono nel 2026...