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«Possiamo assumere fino a 420 infermieri al Riuniti di Foggia»

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

ospedali riuniti Foggia

Intervista al commissario Pasqualone: «Confronto con Regione e ministero, saltata la spesa»

Venerdì 09 Settembre 2022, 13:20

FOGGIA - Conti «da rivedere» al policlinico Riuniti, ma il caro-bollette non c'entra nulla. Piante organiche anche qui da rivedere, i numeri sono importanti. Il commissario straordinario, Giuseppe Pasqualone, preannuncia alla Gazzetta l'avvio di una interlocuzione con «Regione e ministero» finalizzato ad ottenere un ampliamento significativo nel budget del costo per il personale: «Abbiamo 420 infermieri professionali da stabilizzare, ma 370 di questi risultano essere fuori da pianta organica. Cerchiamo il via libera da ministero e Regione, abbiamo aperto un confronto sulla base dei numeri che ci danno ragione dopo un'analisi approfondita su reparti, ambulatori, ed età media del personale attualmente in servizio: elementi che ci portano a ritenere che possiamo reggere certi numeri».

Il momento non sembra dei migliori per aumentare i costi della sanità. «Stiamo provando a rivedere l'intero volume dei costi aziendali, ci sono risparmi importanti. I dati contabili solo per il servizio della vigilanza sono aumentati in questo ospedale da 2,6 milioni a 5,7 nel periodo 2019-21. Abbiamo avuto aumenti sullo smaltimento dei rifiuti, solo nel primo semestre abbiamo speso 1 milione. Ma nel 2020 la somma è di 4,4 milioni».

Sta mettendo sotto accusa i conti del suo predecessore, Vintagelo Dattoli. Come crede che quei costi siano aumentati?

«Non intendo puntare l'indice contro nessuno, nè tantomeno mettere in discussione l'operato di un grande professionista ed esperto della materia qual è il dottor Fattoli. Mi limito a guardare i numeri ed a porre rimedio a situazioni a mio avviso abnormi».
Come immagina allora che certe situazioni abnormi siano potute venire fuori?
«Ho avuto la possibilità di approfondire dal punto di vista amministrativo alcune soluzioni: l'organizzazione aziendale è tutta da rimodulare, va fatto un discorso pragmatico anche con l'Università».
C'è stato il Covid, la spesa è andata fuori controllo. Forse un po' si è esagerato con incarichi e assegnazioni.
«Il Covid ha stravolto la spesa, ora tocca a noi evitare di peggiorare i conti. Sulla questione amministrativa qualcosa è già stato fatto, abbiamo attenzionato ad esempio le spese già segnalate dal collegio sindacale, come appunto la vigilanza nel periodo 19-21. Però mi faccia dire: la vigilanza col Covid non c’entra nulla, il Covid semmai ha fatto perdere di vista il controllo della spesa».

Ravvisa elementi di criticità, il riscontro ad esempio di danni erariali?
«Le spese sono raddoppiate, su questo abbiamo avviato un'attenta attività di verifica perchè è mio dovere fare approfondimenti. Se c’è danno erariale dobbiamo segnalarlo, la Corte dei conti ci chiederà il perché di questo incremento».
A parte la vigilanza su quali altri segmenti della spesa si appresta a usare le forbici?
«In altri ospedali, tipo quello di Brindisi dov'ero prima, si è esagerato con le prestazioni aggiuntive per le vaccinazioni, sono state pagate prestazioni anche a chi non ne aveva diritto. Al policlinico di Foggia non si facevano vaccinazioni, ma non c'è dubbio che durante il periodo Covid la spesa è cresciuta a dismisura sulle manutenzioni ad esempio, su vigilanza e smaltimento rifiuti settori che abbiamo già aggredito. È aumentato tutto, questo il dato inequivocabile. Si poteva fare diversamente? Credo di sì».

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