MONTE SANT'ANGELO - È cominciato l'iter per presentare la candidatura di Monte Sant'Angelo capitale della cultura 2025, aperto il confronto tra il nutrito comitato promotore (vi fanno parte artisti foggiani del calibro di Renzo Arbore e Michele Placido), tutti i sindaci garganici ed espressione della società civile. La candidatura dovrà essere presentata entro il 13 settembre, nel centro storico della città il Comune ha promosso un confronto a più voci (non esclusi i pareri dei cittadini) per arricchire il dossier di presentazione che dovrà accompagnare la candidatura. «Abbiamo pensato a questa candidatura come a una candidatura di territorio - ha detto il sindaco Pierpaolo D'Arienzo - si tratta di un progetto sì impegnativo ma anche in grado di rivelare le caratteristiche della nostra splendida comunità, di promuoverne i valori e le bellezze, la sua storia e la sua cultura per portare turismo a vantaggio del commercio e dell’imprenditoria locale, di farci conoscere a un pubblico ampio, italiano e straniero».
«Chiunque abbia in mente un progetto culturale per valorizzare Monte Sant’Angelo e il Gargano - informa una nota del Comune - cittadini, associazioni, enti, cooperative e imprese che operano sul territorio, può presentarlo compilando il form sul sito del Comune. Tutte le info: bit.ly/Montesantangelo2025».
Non sono mancate tuttavia le polemiche, la Provincia di Foggia «è stata inspiegabilmente esclusa dalla tavola rotonda a Monte Sant’Angelo con i membri del comitato tecnico-scientifico», denuncia il presidente di Palazzo Dogana Nicola Gatta. «La candidatura di Monte Sant’Angelo a Capitale Italiana della Cultura 2025 è una notizia di cui siamo tutti orgogliosi. Per storia, tradizioni e ricchezze artistiche Monte Sant’Angelo può legittimamente aspirare a raggiungere questo traguardo storico, che sarebbe un meraviglioso biglietto da visita per l’intera Capitanata, soprattutto sul fronte della sua attrattività turistica. La Provincia di Foggia, ovviamente, farà tutto il possibile affinché sia raggiunto questo prestigioso obiettivo. Tuttavia - aggiunge Gatta - non posso non rilevare con rammarico che il percorso scelto dal sindaco Pierpaolo d’Arienzo non sembra essere orientato a quella condivisione e a quella sinergia istituzionali doverose, oltre che estremamente utili per rendere più forte ed autorevole la candidatura di Monte Sant’Angelo».
Quella riunita a Monte Sant’Angelo è stata una delle prime riunioni del comitato organizzatore del quale fanno parte, come già ricordato, Renzo Arbore, Michele Placido e Gegè Telesforo, Felice Limosani, Carmine Padula, Fabio Viola, Viola Gesmundo, Luigi Ciuffreda, Luciano Toriello, Ledo Prato, Angela Ferroni, Giuliano Volpe, Elisa Barucchieri, Giusy Caroppo, Milena Tancredi, Claudio Grenzi, Piero Gambale, Franco Salcuni e Giuseppe Piemontese, oltre alle istituzioni culturali del territorio e della Regione come il Teatro Pubblico Pugliese, l’Apulia Film Commission, Pugliapromozione, le Università di Foggia e Bari, l’Ente Parco del Gargano, la Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo, la Biblioteca ‘La Magna Capitana’, il Conservatorio ‘Giordano’, l’Accademia di Belle Arti e l’Istituzione Concertistica Orchestrale.
«A iniziative analoghe - rileva Gatta - la Provincia c’è sempre stata, alla riunione c’erano sindaci dei Comuni del Gargano e il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, tutti correttamente ed opportunamente invitati dal sindaco d’Arienzo e presenti all’evento».