FOGGIA - «La battaglia che avevamo intrapreso al momento del mio insediamento ha visto riconosciuta la sua piena legittimità. La correttezza e la regolarità del principio affermato con la decisione assunta dal Consiglio provinciale nel 2018 oggi vengono sanciti da tre Ordinanze della Cassazione, attraverso cui si conclude a favore della Provincia di Foggia un lungo contenzioso. Una vittoria molto rilevante, per la quale desidero ringraziare il Segretario Generale, Giacomo Scalzulli, e le risorse professionali interne dell’Ente per l’egregio e puntuale lavoro svolto». È il commento del presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, al deposito delle Ordinanze con le quali la Cassazione ha dichiarato «inammissibili i ricorsi presentati dall’Associazione nazionale energia del vento e da altre società operanti nel settore delle energie rinnovabili – condannandole anche al pagamento delle spese processuali – contro la sentenza del Consiglio di Stato che nel dicembre 2020 aveva convalidato gli aumenti introdotti dal canone dopo l’abrogazione della tassa annua».
«Il principio affermato con queste Ordinanze è quello che ho sempre sostenuto e per il quale mi sono battuto. E cioè che le società operanti nel settore delle energie rinnovabili non possono essere considerate imprese erogatrici di servizi pubblici o strumentali all’erogazione di servizi pubblici – sottolinea il presidente della Provincia –. Una considerazione in cui, tra l’altro, va tenuto conto delle conseguenze degli scavi operati dalle società sulla rete stradale provinciale, giacché gli interventi per i cavidotti compromettono l’intero assetto delle arterie interessate e non la sola parte laterale. Un’occupazione di suoli, giova ricordarlo, che si estende per una dimensione lineare di oltre 300 chilometri e che, di conseguenza, incide in modo significativo sull’attività manutentiva che l’Ente ha poi il compito di mettere in campo».
La Regione Puglia boccia due grandi impianti di energia rinnovabile
Gli uffici tecnici della Regione Puglia hanno dato altri due pareri negativi alla realizzazione di due grandi impianti di energia rinnovabile. Il primo «no» riguarda un impianto eolico della potenza pari a 42 MWp che potrebbe essere realizzato nei comuni di Brindisi, Mesagne e Cellino San Marco, proposto dalla società En.IT S.r.l. di Verona. E’ stato espresso giudizio negativo di compatibilità ambientale anche per la realizzazione del parco eolico denominato «Impianto eolico Apricena» da edificare nei comuni di Apricena e San Severo, in provincia di Foggia, costituito da 12 aereogeneratori, per una potenza complessiva di 66 MW, proposto dalla società Wind Energy Apricena S.r.l., di Pescara.