Un vero e proprio villaggio di Betlemme inclusivo è quello che stanno realizzando l'Associazione volontari ospedalieri (Avo) di Foggia con gli ospiti dei reparti disabilità e della Rsa della struttura Don Uva. Volontari e degenti sono all’opera per trasformare i locali dell’associazione: il lungo corridoio diventa la strada principale di Betlemme dove viene rappresentata la vita del villaggio che si sviluppa anche all’interno delle stanze, dando vita alla pianificazione di un borgo dell’epoca. Una quindicina in tutto le botteghe: c'è quella del vasaio, quella sartoriale, del mugnaio, del calzolaio, del fornaio. Oltre alla piazza del villaggio con altre botteghe più piccole, tra cui quella del cestaio, del falegname, del calzolaio, del casaro, della tessitura, del fabbro, ed una taverna.
Una cinquantina in tutto i protagonisti (25 ospiti e 25 volontari) del villaggio di Betlemme, le cui scene sono realizzate con stoffe e tessuti lavorati e cuciti dai volontari con l’utilizzo di materiali riciclati proprio per sostenere anche «il concetto di sostenibilità ambientale». Il villaggio di Betlemme sarà visitabile nei giorni 18, 19 e 20 dicembre e il 5 gennaio 2026. «Un enorme lavoro di inclusione fatto dai nostri volontari, tra cui anche veri artisti impegnati nei laboratori di ceramica ed arte che teniamo presso la nostra sede dell’Avo per gli ospiti del reparto disabilità e della Rsa - spiega la presidente Avo Don Uva, Rita Niglio -. La nostra associazione di volontariato opera da 25 anni ed è la prima volta quest’anno che abbiamo deciso di realizzare questo presepe vivente inclusivo per abbattere le barriere e annullare qualsiasi distanza tra chi da e chi riceve. I visitatori vengono accolti e guidati tra le botteghe e le scenografie, mentre cori, musiche e rappresentazioni danno vita a un’esperienza unica».
Al lavoro cinquanta volontari e degenti del Don Uva
Domenica 07 Dicembre 2025, 19:41
















