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Foggia, accoltellato nel ghetto: 3 ferite di striscio a petto, il giovane se la caverà

 
Redazione online

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Cara di Borgo Mezzanone, arrestato rifugiato

Ennesima aggressione, mistero sul movente

Domenica 18 Aprile 2021, 09:54

FOGGIA - Ancora un accoltellamento nel ghetto di Mezzanone, la più grande baraccopoli del Foggia nata nella borgata a 12 chilometri da Foggia su quella che è un’ex pista aeroportuale in disuso dalla seconda guerra mondiale. Il ferito di turno è un ganese di 21 anni I.G.: è stato trasferito presso gli ospedali riuniti per ferite da taglio al petto, le sue condizioni non sono comunque gravi perché le coltellate inferte sarebbero state di striscio. Indagini in corso delle forze dell’ordine per cercare di risalire all’aggressore (sempre che sia una sola persona) e ai motivi del ferimento: non è noto cos’abbia raccontato il ferito agli investigatori.

La notizia di un nuovo accoltellamento nel ghetto di borgo Mezzanone, è stata data a carabinieri e poliziotti dal personale di servizio nel vicino «cara», il centro d’accoglienza richiedenti asilo, dove il ferito è stato inizialmente trasportato per le prime cure. Una autolettiga ha poi trasferito il paziente agli ospedali riuniti di Foggia.

Se non proprio all’ordine del giorno, le aggressioni che sfociano spesso in accoltellamenti (sia con armi da taglio sia usando cocci di bottiglie di birra) sono molto frequenti presso la baraccopoli; peraltro le forze dell’ordine vengono a conoscenza a soltanto di una parte di questi ferimenti, perché spesso le vittime - soprattutto quando non hanno riportato lesioni gravi - preferiscono curarsi senza ricorrere alle strutture sanitarie pubbliche, per evitare il rischio di espulsione in quanto prive di permessi di soggiorno. Uno di questi accoltellamenti nell’ottobre scorso sfociò nell’omicidio di un nigeriano e nell’immediato arresto di un giovane connazionale, per il quale nei giorni scorsi è cominciato il processo in corte d’assise: l’imputato sostiene d‘aver agito per legittima difesa.

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