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Foggia, bombe contro ristorante e centro anziani: chiesto rito abbreviato

 
Redazione online

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Foggia, bombe contro ristorante e centro anziani: chiesto rito abbreviato

foto Maizzi

Il 32enne accusato di essere autore materiale ammette ogni addebito

Giovedì 07 Gennaio 2021, 12:34

All’udienza preliminare in Tribunale a Bari, Erjon Rameta detto Antonio, albanese di 32 anni accusato di essere l’esecutore materiale di due attentati dinamitardi a Foggia, ha ammesso ogni addebito e chiesto di essere processato con rito abbreviato.
La prima bomba aveva danneggiato il ristorante-friggitoria Poseidon all’alba del 12 novembre del 2019, in vicolo Ciancarella, pieno centro storico; il secondo attentato aveva colpito il centro diurno per anziani «Il Sorriso di Stefano», il 16 gennaio 2020 in via Vincenzo Acquaviva, gestito dai fratelli Luca e Cristian Vigilante.
In udienza oggi si sono inoltre costituite parte civile le associazioni foggiane Panunzio, rappresentata dall’avvocato Mario Aiezza, e Fai Antiracket diretta da Tano Grasso, di cui fa parte lo stesso manager sanitario Luca Vigilante. "Non escludiamo di costituirci parte civile anche noi entro i termini della prossima udienza», sottolinea Luca Vigilante, precisando però di sentirsi «già rappresentato» in quanto "componente del Fai».
Si torna in aula il 4 marzo per la discussione del rito alternativo. Nel corso di quell'udienza potrebbero costituirsi altre parti civili.

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