FOGGIA - «La comunità foggiana si sta svegliando: registriamo importanti collaborazioni nel mondo imprenditoriale. Si intravede un percorso verso il sentiero della legalità». A dirlo è il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, in una conferenza stampa interforze (Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza) per fare il punto sulle attività del 2020, anno condizionato dall’emergenza Covid. «La collaborazione - ha spiegato il prefetto - indica un’apertura al cambiamento ispirato da azioni comuni che devono partire dal mondo politico amministrativo e della comunità locale». A fare da eco, il questore Paolo Sirna: «Siamo ad un punto di svolta - ha detto - bisogna stabilire da che parte stare. La società civile deve contribuire a testimoniare, collaborare e denunciare i fatti estorsivi. L’estorsione attenta alla libertà delle persone, toglie le aziende agli imprenditori». Altro elemento determinante nella lotta alla mafia sono le sentenze di condanna, ha aggiunto il questore Sirna. «Abbiamo avuto sentenze estremamente significative che intaccano l’elemento di forza della criminalità mafiosa, ovvero il senso di impunità. Basta chiamare la mafia foggiana con il nome di Società, chiamiamola Società Mafiosa Foggiana, perché dobbiamo distinguere la parte sana da quella criminale».

Foto Maizzi
A dirlo è il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, in una conferenza stampa interforze (Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza) per fare il punto sulle attività del 2020
Lunedì 21 Dicembre 2020, 20:30