San Severo - Saranno ristrutturati a San Severo per essere utilizzati nelle attività dei cantieri di antimafia sociale due immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: uno si trova al piano terra in una palazzina in via Ascoli Satriano, il secondo è ancora un locale a piano terra in via Accadia. Lo ha deciso la giunta comunale sanseverese, che dato mandato al dirigente dell’area opere pubbliche, Benedetto di Lullo, di avviare gli atti necessari alla riqualificazione del bene, al fine di consentire la fruizione quale struttura ricreativa e ricettiva che ospiterà parte delle attività dei cantieri che diventeranno fulcro catalizzatore delle attività di animazione socio urbana. Mentre al dirigente dell’aria patrimonio Francesco Rizzitelli è stato dato mandato di procedere all’acquisto degli arredi necessari alla realizzazione delle attività previste.
«La riqualificazione dei bene confiscati» dicono dal municipio «consentirà di rimarcarne l’azione educativa e rieducativa in materia di legalità. All’interno dei luoghi sottratti alla criminalità organizzata nasceranno i laboratori innovativi di antimafia sociale, che saranno spazi rigenerati da condividere per sostenere progetti socio-culturali innovativi che diano nuova vita recuperando edifici confiscati e dando vita a percorsi di rivitalizzazione di quartieri periferici».
Da anni l’amministrazione comunale del centro dell’alto Tavoliere è in prima fila nella realizzazione di progetti di antimafia sociale, volti alla educazione alla cittadinanza attiva. Tra questi, vi è «Made in San Severo: la ricetta della legalità», un progetto che prevede la riqualificazione, materiale e funzionale, di beni confiscati alla criminalità per creare luoghi che offrano ai giovani opportunità concrete di aggregazione, socializzazione e formazione, prevenendo situazione di disagio e di esclusione sociale. Nei giorni scorsi su proposta e relazione dell’assessore comunale alle politiche sociali, Simona Venditti, la giunta comunale ha deliberato di procedere alla riqualificazione di due beni immobili. Si tratta di locali che furono confiscati nel 2015, dalla Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Con questa iniziativa il Comune intende dare impulso ad una fase che prevede l’utilizzo e ri-funzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità per finalità di prevenzione.
La decisione adottata dalla giunta comunale rappresenta l’ultima tappa di un lungo percorso iniziato nel 2017 e che vede l’ente locale capofila nei cantieri innovativi di antimafia sociale finanziati dalla Regione. Intanto per i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei locali dei beni confiscati nel progetto l’esecutivo ha previsto lo stanziamento di 42mila euro per la manutenzione e di 15mila euro per l’utilizzo dei locali e le attrezzature da utilizzare per le attività.