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Foggia, monopattini spericolati, contromano e guidati da bimbi

 
anna langone

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Foggia, spericolati, contromano guidati da bimbi. Troppi

I nuovi mezzi a motore circolano anche sui marciapedi, spaventano i pedoni, zigzagano fra le auto, sorpassano dove non debbono. Il maggiore Frattulino della Polizia locale: «L’unico modo per evitare il peggio da parte degli automobilisti è essere più prudenti»

Domenica 26 Luglio 2020, 10:44

Il monopattino arriva in velocità e contromano da via Galliani e attraverso piazza Cavour imbocca via Lanza: solo l'abilità dell'automobilista che proviene in senso contrario evita il frontale, ma la giovane conducente del mezzo elettrico sembra non accorgersi di nulla, guarda altrove. Breve descrizione di uno dei tanti mancati incidenti provocati dai nuovi veicoli a dueruote che imperversano in città. Vanno ovunque (meno che sulle piste ciclabili), sui marciapiedi, nel senso di marcia vietato, nelle aree pedonali (dove possono circolare, ma ad andatura molto contenuta), dribblano volando a zig zag le auto e, soprattutto, corrono, molto più del limite dei 25 chilometri orari imposto all'esile pedana con manubrio. Una velocità sospetta che anche un ufficiale della Polizia locale con 37 anni di carriera, un'esperienza sul campo fatta soprattutto di viabilità, non esita a rilevare: «Sì, è possibile che i motori di alcuni monopattini siano truccati - dice il maggiore Paolo Frattulino - del resto è proprio ciò che già fanno con ciclomotori e scooter e possono farlo anche con questi mezzi di trasporto leggeri». Soltanto che, a differenza degli altri dueruote motorizzati, i monopattini sono, come dire, più difficili da fermare «Perché il conducente che deve bloccarsi all'improvviso può cadere - ammette Frattulino - un'eventualità molto più probabile di quanto avvenga con scooter e ciclomotori».

Eppure i monopattini sono equiparati dal Codice della Strada (come vedremo in altro articolo) ai velocipedi, cioè alle biciclette, ma non hanno nulla di rassicurante del tradizionale mezzo con sellino, raggi e campanello. E poi, i monopattini creano problemi non soltanto ai veicoli in marcia, ma anche ai pedoni: arrivano spesso alle spalle silenziosi, proprio perchè vanno ovunque e basta un movimento brusco di chi è a piedi, magari perchè si spaventa, per provocare l’incidente. Non manca il pericolo rappresentato per gli automezzi in sosta. Se le bici sono più visibili e percettibili, grazie alle dimensioni, al tintinnio del campanello e al rumore della pedalata, nel momento topico dell'apertura dello sportello che può sbalzare a terra il ciclista mentre supera il veicolo, i dueruote elettrici diventano, conducente compreso, una sottile linea verticale, che sfugge anche allo specchietto retrovisore, che sorpassa senza segnalazione alcuna e se questo avviene mentre si apre la portiera dell'automobile la distrazione può finire in tragedia.

L’elenco dei nei è lungo e comprende altri aspetti inquietanti collegati a questi nuovi protagonisti delle strade: il problema dei minori, ad esempio. A tutti sarà capitato di vedere bambini in età scolare ma anche da asilo che girano, di frequente in due, sul monopattino lanciato in velocità (soprattutto nella zona di Borgo Croci e al Candelaro), mentre l'età minima del conducente è fissata a 14 anni. Perchè i genitori lo consentono?

Cosa fare? Come prevenire incidenti, investimenti che possono capitare a tutti e disgrazie per chi usa questi mezzi di trasporto come giocattoli? «Occorre molta prudenza, più di quella abituale - consiglia il maggiore Frattulino - quando incontro scolari e studenti nelle scuole per parlare di sicurezza stradale e di bullismo insisto moltissimo sulla famiglia, su ciò che viene detto e insegnato dai genitori. Faccio degli esempi: se i figli possono stare a tavola usando lo smartphone, se crescono vedendo padre e madre eludere semafori e segnaletica, se gli stessi familiari regalano a cuor leggero il monopattino senza vigilare sull'utilizzo, i pericoli cui il ragazzo si espone sono una diretta conseguenza, cui nessuno pone rimedio. Per questo automobilisti, centauri, ciclisti, conducenti tutti di veicoli tradizionali ora debbono stare più attenti, perché i monopattini nel traffico sono una variabile imprevedibile ed è sempre meglio prevenire».

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