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Cerignola, ex impiegati Sia «retrocessi a operatori ecologici

 
Michele Cirulli

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Michele Cirulli

Cerignola, ex impiegati Sia «retrocessi a operatori ecologici

La «Tekra»: «necessario il lavoro in strada, servono altre 10 unità»

Mercoledì 13 Maggio 2020, 15:10

CERIGNOLA - Circa dieci funzionari della fu Sia srl dovranno lasciare gli uffici e andare in strada a raccogliere i rifiuti. E’ questa la decisione “definitiva” assunta da Tekra, la società che sostituisce la decotta Sia srl e che si occuperà anche della raccolta differenziata porta a porta a Cerignola. Solo qualche giorno fa, infatti, la ditta ha inviato una missiva a circa dieci amministrativi per comunicare la riorganizzazione dei dipendenti.

Troppi – come già sottolineato nella relazione della Kpmg del 2015 - gli amministrativi impiegati negli uffici: inoltre le pratiche burocratiche vengono ora gestite ad Angri, sede legale della Tekra. Dunque l’esubero, come si legge nella missiva, va riorganizzato anche alla luce delle nuove mansioni affidate alla società che, rispetto a prima, dovrà occuparsi anche della raccolta differenziata porta a porta.

Tutte le pratiche amministrative sono centralizzate nella sede principale, quindi bisogna reinventare una nuova sistemazione per una fascia precisa di dipendenti. «La sua figura – si legge nella nota inviata agli amministrativi – è eccedentaria rispetto alla pianta organica della società, così come incompatibile rispetto ai servizi che questa azienda si è impegnata a rendere al Comune di Cerignola». Questa situazione era già stata prospettata alle organizzazioni sindacali lo scorso 20 febbraio, ma allora non fu trovato alcun accordo. Dunque, “allo scopo di individuare una soluzione alternativa», la ditta campana «offre il demansionamento nel 3° livello del Contratto nazionale del lavoro (area spazzamento, raccolta e attività ambientali complementari) con conseguente allineamento retributivo alla mansione di arrivo».

La Tekra dunque “offre” il demansionamento (lavorativo e contributivo) agli amministrativi in esubero. Il tutto avviene dopo la messa in liquidazione di Sia, irrimediabilmente fallita sotto la gestione Metta: troppi debiti da parte della ditta dei rifiuti, troppi mancati introiti a causa della continua opposizione alla realizzazione del sesto lotto di discarica e di nuovi impianti che avrebbero potuto risollevare le sorti della società in house. L’opposizione per due anni ha prodotto perdite e a nulla è servito il tardivo tentativo di voler realizzare quanto previsto dall’Aia quando ormai la Sia era sull’orlo del baratro.

Per questo la bocciatura del concordato preventivo in continuità, con un piano ritenuto inattuabile dal Tribunale di Foggia.

Quindi il subentro in extremis della Tekra al posto di SIA, in liquidazione. Al momento diverse unità sono state impiegate presso il Comune di Cerignola, ma per gli altri si dovrà cambiare impiego e dagli uffici si passerà in strada con servizio di spazzamento. In caso contrario, comunica la società, «non potremo fare altro che agire unilateralmente». L’offerta è “definitiva”: o si lasciano gli uffici per lo spazzamento o si tornerà a casa. Alternative al momento non ce ne sono.

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