FOGGIA - «Una proroga di tre mesi equivale a niente, appena l’hai ottenuta devi pensare già a procurarti i documenti per il rinnovo. Serve invece una regolarizzazione molto più lunga, di due anni se si vuole fare un discorso serio. Sarebbe un buon modo per far emergere il sommerso, per garantire contratti a tanti lavoratori ed evitare che vivano in "non luoghi" come i ghetti, per far girare l’economia».
Così il delegato dell’Unione sindacale di base di Foggia Antonio Di Gemma commenta l’ipotesi di una proroga di 3 mesi, anziché 6, dei permessi di soggiorno per i braccianti agricoli che è sul tavolo del Governo.
Nel Foggiano ci sono circa 5000 stranieri che lavorano nei campi e vivono nei insediamenti abusivi tra cui la baraccopoli di Borgo Mezzanone e i container dell’ex ghetto di Rignano.