FOGGIA - Sarà operativa da lunedì prossimo nella baraccopoli di Borgo Mezzanone dove vivono numerosi migranti a pochi chilometri da Foggia, una nuova Camera del Lavoro della Cgil di Foggia che, insieme alla Flai, «fornirà accoglienza e tutela ai migranti e a tutti i lavoratori italiani e stranieri che si rivolgeranno agli operatori del sindacato». Ne dà notizia la Cigl sottolineando che la Camera del Lavoro, che da domani sarà allestita in un camper e successivamente troverà una collocazione più stabile, sarà dedicata a Samara Saho, lavoratore del Gambia morto durante l’incendio di una delle baracche dell’insediamento di Borgo Mezzanone. Nell’occasione sarà ricordata anche l’altra vittima del rogo avvenuto il primo novembre: il giovane gambiano Bakary Secka.
Il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e il segretario generale della Cgil Foggia, Maurizio Carmeno, insieme ai segretari generali e regionale di Flai Puglia e Capitanata, Antonio Gagliardi, Daniele Iacovelli e Azmi Jarjawi, deporranno domani, in occasione della cerimonia inaugurale, una corona di fiori in memoria dei due migranti. «Il caporalato - afferma Gesmundo - non è una invenzione del sindacato. Ci sono forme di sfruttamento e schiavismo certificate anche dai fatti di cronaca, come gli ultimi arresti di quattro persone a Castellaneta ritenute responsabili di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e detenzione illegale di armi». "Assistiamo di continuo ad eventi di questo tipo - conclude - che smentiscono le imprese agricole che chiedono di abrogare la legge contro il caporalato, spalleggiati dal Governo, lamentando un’inesistente militarizzazione delle campagne quando gli unici a praticare violenze e detenere armi sono gli stessi padroni e sfruttatori di braccianti inermi».