«È bene precisare che la persona sottoposta ad indagini era stata da me avvicendata alla guida di Sanità Service non appena scaduto il suo incarico». È quanto evidenzia in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in riferimento alle indagini della Guardia di finanza che ieri hanno portato al sequestro di mezzo milione di euro di beni a carico di Antonio Di Biase, 69 anni, ex amministratore unico della società, a totale partecipazione pubblica, «Sanitaservice Asl Foggia s.r.l.»
«Il nuovo management ha da subito riscontrato una gestione singolare della propria Società in house, pur apprezzando lo sforzo e l’efficienza del suo personale», ha aggiunto Emiliano.
«La Società - aggiunge - era infatti priva di un Organo di controllo societario, ricorreva solo saltuariamente a procedure ispirate ai principi pubblicistici nel reclutamento delle risorse umane e nell’approvvigionamento di beni e servizi, non rispettava molte delle prescrizioni imposte dalle Linee guida regionali del 2013».
Le presunte irregolarità sollevate dagli organi inquirenti per gli atti di gestione della Sanitaservice Asl Fg S.r.l. riguardano il quinquennio 2011-2016.
Secondo il governatore della Regione Puglia «molti dei rilievi mossi dalla Guardia di Finanza prima e della Corte dei Conti poi, sono stati per tempo individuati e denunciati nelle fasi propedeutiche all’approvazione dei bilanci consuntivi 2016 e 2017 e sono stati oggetto di formale segnalazione alla Autorità Giudiziaria ed alla Corte dei Conti».
Dello stesso avvisto la direzione generale dell’Asl Foggia che già dall’insediamento aveva riscontrato alcune anomalie gestionali prontamente segnalate agli organi inquirenti.