Sabato 06 Settembre 2025 | 18:17

Rita Dalla Chiesa alla «Gazzetta»: «Noi berlusconiani al fianco di famiglie e imprese»

 
Michele De Feudis

Reporter:

Michele De Feudis

Rita Dalla Chiesa alla «Gazzetta»: «Noi berlusconiani al fianco di famiglie e imprese»

La candidata di FI: «Meno tasse e sì alla proroga della decontribuzione al Sud»

Martedì 20 Settembre 2022, 10:00

21 Settembre 2022, 19:08

«Una campagna elettorale circondata dall'affetto della gente e del popolo berlusconiano. Nei vari incontri ho avuto modo di misurare ancora una volta la sofferenza dei cittadini per la crisi economica e il caro-bollette»: Rita Dalla Chiesa, conduttrice tv figlia del generale Carlo Alberto, vittima delle mafie, è candidata per Forza Italia nel collegio uninominale della Camera di Molfetta e nel proporzionale di Bari. «Stasera - racconta - sarò ospite di Carta Bianca, per illustrare i programmi forzisti per risollevare il Sud e l’Italia».

Dottoressa Dalla Chiesa, quali i temi salienti delle ultime giornate prima del voto?

«Stiamo girando mercati, piazze, sedi di aziende, e paesi, da Molfetta a Turi. Si discute molto del reddito di cittadinanza: incontriamo tante aziende dove gli imprenditori, come a Palo, ci chiedono di intervenire per porre rimedio ad una legge che ha creato gravi distorsioni nel mondo del lavoro. Molti imprenditori rischiano di chiudere per il caro-energia, che colpisce non solo il privato cittadino ma industrie consolidate e forti. Su questi temi Fi ha le idee chiare e propone subito un intervento di forte riduzione della pressione fiscale».

C’è un incontro che l’ha particolarmente colpita?
«Sì, quando ci siamo confrontati in un mercato con tre ragazze. Una di queste era molto delusa dalla politica e aspirava a fare la stilista. Criticava Berlusconi. Le ho risposto che avrebbe dovuto conoscere come Silvio cura i dipendenti nelle sue aziende. E l’ho invitata a fare i primi disegni e a non aver paura di mettersi in gioco. Il grande Versace è partito dalla Calabria… Alla fine questa giovane mi ha chiesto un selfie».

Sul caro-bollette?
«La ricetta è il credito d’imposta immediato per le aziende. Non basta la misura prevista nell’Aiuti ter, che ha come riferimento il differenziale tra le bollette del 2021 e quelle 2022, dove il parametro è legato ai mesi di settembre, ottobre e novembre dell’anno passato. Noi chiediamo che si tenga conto conto del periodo dal primo aprile 2021 al 31 luglio 2021, con effetti rilevanti sui conti delle aziende».

Lavoro: le soluzioni nel programma di Forza Italia?
«Berlusconi da sempre lotta per sburocratizzare l’Italia. Per il Sud è essenziale rendere la decontribuzione, che durerà fino al 31 dicembre, strutturale. O renderla una misura in vigore per almeno cinque anni, al fine di consentire al Sud di recuperare il gap con il Nord Italia».

Oggi a Milano hanno deposto una testa di maiale davanti alla stele del commissario Calabresi.
«C’è un clima pesante di odio, violento. La lettera di minacce alla Meloni mi ha molto preoccupata. Mai si era vista una cattiveria simile in una competizione elettorale. La gente, in un momento critico, voleva risposte alle proprie preoccupazioni economiche, mentre ascolta solo le invettive della sinistra contro Berlusconi e la Meloni. Letta e compagni non hanno mai detto nulla di concreto. Sostengono il reddito di cittadinanza, non parlano di altro. Reddito di cittadinanza sì per chi non può lavorare, ma non a chi potrebbe lavorare».

Sicurezza e lotta alle mafie. Che fare?
«Sono temi che mi stanno a cuore. Le forze dell’ordine devono avere organici potenziati e uno stipendio più dignitoso, con un adeguamento rilevante. Nonché avere anche mezzi moderni e divise. Sono stata a Bitonto, un territorio non facile: sembra una città dall’aria pesante, dove la cronaca racconta le difficoltà di chi vuole lavorare onestamente. Ricorda la Sicilia, dove le cose sono cambiate grazie alla scuola di legalità e alle famiglie».

In Puglia ha ritrovato amici che ora sono al suo fianco?
«Ho molti amici a Conversano e Bari. Angela Tatarella mi ha chiamato e mi ha offerto il suo sostegno: è una donna di grande spessore politico. E mi sono accorta che a Roma per questa discesa in campo con Berlusconi, qualche amico l’ho perso… Ho però il sostegno granitico della mia famiglia. Mio fratello mi ha difeso così: “Rita non è di centrodestra è berlusconiana...”. È abbastanza normale che abbia detto sì a Silvio Berlusconi per la candidatura. La mia è una scelta di affetto contro l’ingratitudine di chi ha avuto molto da Fi è ha mollato la casa azzurra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)